(Teleborsa) – Il persistere della mancanza di decisioni da parte del Governo sul rinnovo degli ecoincentivi, ha portato il mercato italiano dell’auto su livelli molto bassi di ordini, mentre le immatricolazioni continueranno sino al 31 marzo ad avere toni elevati, conseguenza dello smaltimento degli ordini raccolti sino a fine dicembre sulla spinta degli ecoincentivi e dei bonus per le auto a basso impatto ambientale. Gli analisti dell’UNRAE ritengono che, in assenza di un intervento governativo, il mercato automobilistico subirĂ una flessione di 350.000 immatricolazioni. Lo si legge in una nota. “Ciò comporterebbe – afferma Gianni Filipponi, Direttore Generale dell’UNRAE, l’Associazione che rappresenta le Case estere che operano in Italia – una perdita per l’Erario di circa 800 milioni di gettito IVA e 4,6 miliardi in termini di fatturato per il settore”. A livello europeo, comunque, l’Italia continua a contribuire positivamente in termini statistici, chiudendo il gennaio in attivo (206.341 unitĂ +30%) come Francia, Regno Unito e Spagna, mentre in Germania Ă© ormai cessata la spinta delle vendite incentivate. Nei 27 paesi dell’Unione Europea, a cui si sommano quelli dell’Efta, secondo quanto comunicato oggi dall’ACEA, l’Associazione dei costruttori europei, le immatricolazioni in gennaio sono state 1.085.894 in crescita del 13% rispetto alle 961.336 di un anno fa. (segue)
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