(Teleborsa) – Nel mese di ottobre continua la grave flessione del mercato dell’auto europeo. Questo il commento dell’UNRAE, l’associazione dei rappresentanti esteri di autoveicoli, in seguito dai dati pubblicati stamattina dall’ACEA, che vedono un mercato in flessione del 16,1%. “Questi risultati – ha commentato Gianni Filipponi, Direttore Generale dell’UNRAE – sono la logica conseguenza di un’economia europea che è ben lontana da un vero e consolidato recupero”. Il sensibile calo delle immatricolazioni, confermatosi ad ottobre, è anche da mettere in relazione con la fine degli incentivi praticamente in tutti i grandi mercati. “Questo andamento – conclude Filipponi – porta anche ad una preoccupante inversione di tendenza nel processo di riduzione delle emissioni di CO2. Ricordiamo, infatti, che in Italia ad ottobre la media ponderata delle emissioni di CO2, calcolata sulle nuove immatricolazioni, è stata di 134,4 g/km con un peggioramento di 2,6 punti rispetto al 1° trimestre 2010, quando vigevano ancora gli incentivi”. I cinque grandi mercati, che nell’insieme rappresentano oltre il 70% delle vendite continentali, hanno accusato perdite a doppia cifra, a cominciare dalla Spagna (-37,6%), che ha risentito della fine degli incentivi e dell’aumento dell’IVA. Male anche l’Italia (-28,8%) e la Gran Bretagna (-22,2%), che mantiene prospettive nebulose per la prima parte del 2011, risentendo al pari della Penisola iberica dell’aumento dell’IVA. Alla fine dei primi dieci mesi crolla anche la Germania (-20%), che tuttavia ha davanti un 2011 migliore, sia per la ripresa degli ordinativi, che per le condizioni favorevoli del contesto economico. Infine, la Francia (-18,5%) non riesce a beneficiare degli incentivi ancora in corso, a causa della misura ridotta con cui è stata prorogata questa misura.