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Auto, si allarga l’alleanza Renault-Nissan

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Nessun dettaglio su come stanno andando i colloqui con General Motors e, tanto meno su quale, alla fine, potrebbe essere il partner che si unirà all’attuale alleanza tra Renault e Nissan. Ma il patron del duo franco-nipponico, Carlos Ghosn, attualmente corteggiato da Bill Ford jr. per offrirsi come terzo partner nell’alleanza al posto di Gm è comunque convinto che “nelle condizioni giuste, le dinamiche dell’alleanza Renault-Nissan possano essere ulteriormente ampliate, con notevoli vantaggi per tutti i partner”. Un messaggio di fiducia che Ghosn trasmette ieri a Parigi svelando, in occasione di una anteprima dell’imminente salone internazionale dell’auto che si terrà nella capitale francese, la nuova Qashqai, un veicolo tutto europeo che introduce un segmento di mercato completamente nuovo che fa da ponte tra i segmenti B e C e il mondo dei Suv. “L’alleanza con Renault continua a rivelarsi estremamente proficua per entrambe le aziende. Non si tratta – precisa Ghosn – di una fusione o acquisizione in senso tradizionale, perché l’alleanza Nissan-Renault è basata sulla fiducia, sulla trasparenza e sulla cooperazione con il fine ultimo di generare performance ottimali e il valore aggiunto”. Quindi, “benché il nostro modello non abbia eguali nel settore – prosegue il patron di Renault-Nissan – siamo convinti che, nelle condizioni giuste, le dinamiche dell’alleanza possano essere ulteriormente ampliate con notevoli vantaggi per tutti i partner. Qualunque cosa ci riservi il futuro continueremo a metterci in gioco, a migliorare le performance del nostro business e a portare innovazione”. E sull’ipotesi di allargamento a tre sull’alleanza Renault-Nissan si pronuncia a Parigi, sempre in occasione di una anteprima del salone in cui viene svelata la nuova C4 Picasso, il direttore generale di Citroen, Claude Satinet, precisando che la possibilità non lo trova “né preoccupato, né rassicurato”, perché troppo impegnato a concentrarsi sui problemi di casa propria. Il numero uno della casa francese dice anche di non essere interessato all’acquisto di Jaguar nel caso Ford decidesse di venderla, perché ritiene “un errore strategico separare le marche di lusso dal resto, rinunciando all’alto di gamma nelle marche generaliste”. Tornando a Ghosn e alla nuova Qashqai (nome di una tribù nomade iraniana), si tratta – spiega il manager di Nissan – del primo veicolo nuovo della casa giapponese a essere sviluppato per rispondere espressamente alle esigenze dei consumatori europei e gestito interamente in Europa: dal design, frutto dei designer Nissan di Londra, al programma di sviluppo, condotto nel centro tecnico di Cranfield, alla produzione, che verrà affidata allo stabilimento inglese di Nissan di Sunderland. “Alle spalle di Qashqai – afferma Ghosn – c’è un investimento extra di oltre 30 milioni di euro” e la Nissan prevede che questo nuovo veicolo, che verrà lanciato in Europa a febbraio 2007 con un target medio di vendita intorno alle 100mila unità annue, “eserciterà un ‘effetto calamità sul mercato, attingendo l’80 per cento dei propri acquirenti tra coloro che non hanno mai avuto una Nissan prima d’ora”.