«È partito il processo di risanamento. Il peggio della crisi è passato a livello economico e globale, poi ci sono le conseguenze. Passata la tempesta, bisogna ripulire. Prima cercavamo di individuare la ferita. Ora l’abbiamo trovata». Vede la luce in fondo al tunnel Sergio Marchionne, numero uno del gruppo Fiat, al termine dell’assemblea degli azionisti della società svizzera Sgs, di cui è presidente. «Nella seconda metà del 2009 – spiega a Radiocor – si comincerà a vedere qualcosa negli Usa. Poi in Asia e infine in Europa, che è più lenta» dove si vedrà quindi «qualcosa non prima di fine 2009» ha indicato Marchionne.
Tempi lunghi per i progetti in Cina
«Fino a quando la domanda non si stabilizza, non si può parlare» dei progetti di Fiat in Cina. Così l’a.d. del gruppo torinese, Sergio Marchionne, spiega la strategia del Lingotto nel paese asiatico. «Abbiamo deciso in maniera intelligente di allungare un pò i tempi», ha aggiunto senza precisare se il nuovo partner di Fiat nel Paese sarà Guangzhou Automobile dopo l’annuncio del congelamento dei colloqui con Chery. «Parliamo con tutti, non so come dirlo. Parliamo veramente con tutti» ha sottolineato.
A Marzo miglioramento sostanziale grazie agli incentivi
L’andamento di gruppo sul mercato italiano a marzo vedrà «un miglioramento sostanziale per quota e volumi rispetto a febbraio ma anche rispetto al marzo 2007». Secondo l’a.d. del gruppo Fiat, Sergio Marchionne, sono risultati dovuti agli incentivi. «Sapevamo – ha detto – che avrebbero spronato la domanda e ora cominciamo a vedere i risultati.
Copyright © Il Sole 24 Ore. All rights reserved