General Motors ha avviato i negoziati per una possibile merger con Chrysler, un accordo che potrebbe sconvolgere le strategie dell’intero settore automobilistico riducendo le tre Big di Detroit a due, scrive l’edizione online del New York Times, che ha pubblicato la notizia in esclusiva.
I colloqui tra G.M. e Cerberus Capital Management, il fondo di private equity che controlla Chrysler, sono cominciati piu’ di un mese fa e non e’ affato detto che i negoziati sfocino alla fine in un accordo. Secondo fonti vicine alla trattative, la chance di riuscita di una merger sono ad oggi “50-50”; ci vorrebbero comunque settimane per vedere la parola fine.
Una fusione tra GM e Chrysler sarebbe un evento storico, trattandosi di due dei marchi piu’ famosi della storia industriale e del capitalismo americano. Due colossi che cercano di fondersi per far fronte al periodo di piu’ drammatica crisi mai vissuto dal settore auto.
Giovedi’ scorso con una chiusura a Wall Street a quota $4,76 (un crollo di -31.11%) GM e’ diventata di fatto una “penny stock” (un titolino), se non fosse che e’ la piu’ grande azienda manifatturiera al mondo, per dipendenti e fatturato. L’azione e’ scivolata ai minimi assoluti di 58 anni, dal 1950. GM e’ indebitata per decine di miliardi, il suo rating e’ stato sottoposto due giorni fa a revisione negativa dalle agenzie ed e’ passata in pochi anni da una quota di mercato Usa del 50% all’attuale 22%. Un potente analista del settore ha previsto per il mercato globale dell’auto una crisi seria nel 2008 e un “vero e proprio collasso” nel 2009.
