L’agenzia americana di rating Moody’s ha abbassato il rating sul debito a lungo termine di DaimlerChrysler (DCX) a “A3” da “A2” e ha ridotto la valutazione sul debito a breve termine del costruttore tedesco-americano a “Prime-2” da “Prime-1”. Le prospettive sono state mantenute a “Stabili”.
La decisione è giunta in seguito alla presentazione dei risultati di bilancio della casa automobilistica tedesco-americana relativi al 2000.
Lo scorso anno il gruppo ha registrato un utile operativo pari a €5,2 miliardi, in calo del 49% rispetto al 1999 a fronte di un fatturato pari a €162,4 miliardi, in crescita dell’8% rispetto al 1999.
Sui conti del gruppo, quinto produttore mondiale di auto, pesa la crisi della controllata americana Chrysler per la quale il vertice stima il ritorno all’utile nel 2002 dopo una ristrutturazione che vedrà il taglio di 35.000 posti di lavoro, la chiusura di sei impianti produttivi negli USA e costi fino a €4 miliardi, dei quali €3 miliardi saranno contabilizzati già quest’anno.
Per il 2001 la divisione Chrysler dovrebbe accusare una perdita operativa tra €2,2 miliardi e €2,6 miliardi.
Alla borsa di Francoforte il titolo DaimlerChrysler sta lasciando l’1,33% a €51,90.