Economia

Auto: CSP, settembre nero per mercato italiano

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(Teleborsa) – Nuova pesante caduta per il mercato automobilistico italiano. In settembre sono state immatricolate 154.429 autovetture con un calo del 18,89% rispetto allo stesso mese dello scorso anno. Questa pesante contrazione si inserisce nella serie nera iniziata in aprile e cioè nel mese immediatamente successivo alla possibilità di immatricolare vetture ordinate con gli incentivi 2009. La gravità della situazione del mercato dell’auto trova conferma nei giudizi espressi dai concessionari nel quadro della inchiesta congiunturale condotta nei giorni scorsi dal Centro Studi Promotor GL events, anche se rispetto ai mesi precedenti si nota qualche segnale di minore negatività. In settembre i concessionari che giudicano l’affluenza di visitatori nelle showroom su bassi livelli sono il 76%, ma in agosto erano il 79% e in luglio l’88%, mentre, sempre in settembre, i concessionari che giudicano bassa la raccolta di ordini sono il 77% contro l’86% di luglio e agosto. Le prospettive per i prossimi mesi non appaiono positive. Il 40% dei concessionari ritiene che la domanda si manterrà su bassi livelli e, in mancanza di interventi, il quadro non dovrebbe modificarsi sensibilmente fino alla prossima primavera. Come è noto, il mercato automobilistico italiano, finiti gli incentivi, risente pesantemente della debolezza della situazione economica. Tra l’altro la fragile ripresa dell’economia italiana potrebbe essersi già interrotta nel terzo trimestre dell’anno. L’Ocse infatti ipotizza un calo del Pil, mentre cominciano ad affluire dati negativi sull’attività produttiva che appariva fino a qualche tempo fa in buon recupero. Nell’industria i cali nella raccolta di ordinativi di giugno e luglio sono stati seguiti da un calo anche nel fatturato in luglio. In settembre poi l’indicatore di fiducia dell’Isae delle imprese manifatturiere ed estrattive ha fatto registrare il primo calo dopo un recupero che durava ininterrottamente dal maggio 2009. I dati sul quadro occupazionale diffusi oggi mostrano poi che la disoccupazione è ancora su livelli elevati. Va comunque segnalato che in settembre l’indicatore di fiducia dei consumatori determinato dall’Isae fa registrare abbastanza inaspettatamente una crescita consistente (da 104,1 a 107,2) interropendo l’andamento negativo che durava da gennaio ed anche il clima di fiducia degli operatori del settore auto determinato dal Centro Studi Promotor GL events è in recupero, pur rimanendo su livelli depressi. I più recenti segnali che vengono dall’economia e dal settore auto non sono dunque solo negativi, ma vi è anche qualche indicazione in controtendenza. Ciò nonostante vi è il rischio che per l’economia italiana si delinei un profilo congiunturale a W, cioè che alla modesta ripresa della prima parte del 2010 segua una nuova fase recessiva. Per scongiurare questo pericolo molto opportune sarebbero nuove misure di sostegno della domanda e naturalmente anche di quella relativa agli autoveicoli. Misure di questo tipo agevolerebbero molto gli sforzi fatti dalle case automobilistiche per contrastare la crisi, sforzi che si sono concretati in una sostanziale riduzione dei prezzi e nel lancio dei molti nuovi modelli che verranno presentati al pubblico da domani (sabato) al salone di Parigi e di altre novità che i consumatori italiani potranno vedere al Motor Show di Bologna nel prossimo dicembre.