(Teleborsa) – Ottobre è il settimo mese consecutivo in flessione per il mercato automobilistico europeo che, secondo i dati ACEA, nel complesso dei Paesi dell’Unione Europea allargata e dell’EFTA1, totalizza 1.061.977 vetture immatricolate, il 16,1% in meno rispetto a ottobre 2009. Tutti e cinque i major markets registrano nuovamente una contrazione, con variazioni percentuali negative a due cifre. Nei primi dieci mesi dell’anno, il calo si attesta al 5% per un totale di 11.628.571 unità immatricolate. Solo Spagna e Regno Unito, tra i maggiori mercati, mantengono un segno positivo nel cumulato da inizio anno, a fronte del calo a due cifre della Germania e dei cali più contenuti di Italia e Francia. In Italia a ottobre la flessione è stata la più pesante da inizio anno: -28,8% con 139.740 unità immatricolate. Pur in presenza di un rialzo dell’indice di fiducia dei consumatori nel mese, guardando al mercato dei beni durevoli i giudizi sulla convenienza all’acquisto e le intenzioni di spesa a breve termine sono ancora improntati alla cautela. Nei primi dieci mesi del 2010 i volumi complessivi di immatricolazioni ammontano a 1.683.119 unità, in calo del 7% sullo stesso periodo dell’anno precedente. Considerando che la raccolta ordini è in ribasso del 22,8% nei primi dieci mesi dell’anno, la previsione di chiusura del 2010 si attesta su 1.940.000 unità, pari a una contrazione del 10,2%, ovvero 220.000 vetture in meno, sui volumi immatricolati nel 2009″. Le marche italiane a ottobre totalizzano in Europa 73.774 unità immatricolate (-32,7%), mentre nei primi dieci mesi dell’anno i volumi complessivi si attestano a 896.467 unità (-16,3%). “Con i cinque maggiori mercati in flessione a due cifre, il risultato europeo nel mese non poteva che essere sfavorevole – ha dichiarato Eugenio Razelli, Presidente di ANFIA. Nonostante i segnali di ripresa che cominciano ad essere avvertiti dalle imprese, l’incertezza della situazione economica permane, senza contare che, questo mese, hanno contribuito negativamente all’andamento del mercato anche i rincari dei prezzi dei carburanti registrati in alcuni Paesi e, nel caso della Francia, gli scioperi e i blocchi stradali contro la riforma delle pensioni voluta dal Governo. Nel complesso dei Paesi dell’Unione Europea allargata e dell’EFTA, si prevede una chiusura del mercato auto 2010 intorno al -8% rispetto al 2009”. (segue)
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