(Teleborsa) – L’Associazione tedesca dei Costruttori VDA afferma che la performance del mercato domestico risente del confronto con gli alti livelli di immatricolazioni raggiunti lo scorso anno e determinati dalla riforma della tassa automobilistica annuale e dal piano incentivi. Definendo il 2010 come un anno di normalizzazione del mercato, VDA sottolinea che, considerando appunto gli elevati volumi di vendite del 2009, anche il trend della raccolta ordini è in linea con le previsioni. Per il 2010 l’Associazione si aspetta un totale di 2,8 – 2,9 milioni di unità immatricolate, in calo del 25% sul 2009, ma aggiunge che, per valutare in maniera attendibile l’andamento del mercato, bisognerà considerare la media dei volumi di immatricolazioni dell’anno 2009 e dell’anno 2010, che dovrebbe attestarsi a circa 3,3 milioni di unità, quindi un risultato di tutto rispetto. In Francia le immatricolazioni totalizzate a giugno calano dell’1,3% rispetto allo stesso mese del 2009 e quasi del 6% a parità di giorni lavorativi (22 a giugno 2010 contro i 21 di giugno 2009). E’ il secondo segno negativo da inizio anno, in buona parte dovuto agli effetti del progressivo phaseout degli incentivi. Mantiene una crescita a due cifre, invece, il mercato inglese: +10,8% nel mese – il dodicesimo consecutivo in crescita – e +19,9% nel primo semestre (oltre 180.000 unità in più rispetto al primo semestre 2009). A giugno 2010, la percentuale di immatricolazioni generata dalla riserva di ordini accumulati a fine marzo per effetto degli incentivi – riserva ormai quasi del tutto smaltita – si è ridotta allo 0,7%, contro il 19,2% di giugno 2009, quando gli incentivi erano appena entrati in vigore (dal 18 maggio). Le immatricolazioni di vetture ad alimentazione alternativa a giugno raggiungono la quota di penetrazione più alta mai registrata (1,2%), con una crescita del 157,4% nel mese. L’Associazione inglese dei Costruttori SMMT afferma che il mercato sta superando le attese, facendo sperare in un primo segnale di miglioramento della fiducia dei consumatori e della congiuntura economica. Ci si aspetta, comunque, un calo dei volumi nella seconda parte dell’anno, per la quale SMMT auspica un intervento del governo per facilitare l’accesso al credito dei consumatori e degli operatori economici, sostenendo così la ripresa. Crescita a due cifre anche per la Spagna, (+25,6%), sebbene più contenuta rispetto ai risultati dei primi mesi dell’anno, anche considerando che giugno 2010 si confronta con un giugno 2009 che aveva chiuso a -15,9%, ovvero un calo meno pesante di quelli dei mesi precedenti. Nel primo semestre le immatricolazioni complessive superano del 39,5% i volumi dello stesso periodo dello scorso anno. Secondo le previsioni dell’Associazione spagnola dei Costruttori ANFAC, il secondo semestre avrà un trend meno favorevole, arrivando a flessioni di mercato superiori al 30% di cui saranno responsabili la difficile situazione economica, la contrazione dei consumi privati, le restrizioni creditizie, l’elevato tasso di disoccupazione, l’incremento di due punti dell’IVA e il termine del Plan 2000E, che ha avuto ricadute molto positive in termini di mercato, occupazione, gettito fiscale e rinnovo del parco circolante in chiave ecologica.