Redazione Wall Street Italia pagina 13709
Il punto in questione fa espressamente parte dell’accordo che porta alla fusione con Vodafone. Stesso discorso vale per Arcor. Il Consiglio di sorveglianza della societĂ tedesca ha dato il suo via libera all’operazione.
L’Istituto di Via Filodrammatici si appresta a rivoluzionare la situazione dei soci non bancari. Cambia il patto di sindacato che permetterĂ ad alcuni di loro di innalzare la partecipazione al 5%.
Il titolo aveva segnato un ultimo prezzo valido di 14,98 euro. Vendite anche sulle altre azioni del Lingotto. Torino ha appena dichiarato di non avere novitĂ da comunicare su possibili alleanze.
Dopo i rumors sulle ipotesi di un’intesa con DaimlerChrysler, Torino interviene ufficialmente ma solo per affermare che non c’è nulla di nuovo. In Borsa, dove il Mibtel oscilla intorno ai massimi, il titolo del Lingotto perde quasi il 3%.
Si sta cominciando a scontare un’improvvisa voglia di realizzi dopo i guadagni della vigilia. Solo Londra resta male intonata, confermando la tendenza giĂ dimostrata in apertura.
E’ stato deciso l’allargamento della banda di oscillazione del titolo, che sta rubando le luci della ribalta ai temi piĂą o meno scontati del listino. La crescita del Mibtel tuttavia si ridimensiona a +0,43%, piĂą in linea con le piazze europee.
La moneta unica si apprezza su quella statunitense all’indomani del rialzo dei tassi di interesse in Eurolandia. Anzi, per gli analisti è stato proprio il segnale di disciplina lanciato dalla Banca centrale europea a ridare fiato al cambio.
Piazza Affari, che per motivi tecnici oggi ha aperto in ritardo, ha segnato un rialzo dell’1,3% alle prime battute. Il titolo di Foro Buonaparte, oggetto di un’offerta da parte della Compart , è salito di oltre il 19%. Sospese al rialzo le risparmio.
La societĂ britannica ha prorogato fino al 17 febbraio la scadenza della nuova offerta migliorata. Arcor e Infostrada non saranno vendute. In base all’intesa, gli azionisti Mannesmann avranno il 49,5% della Newco.
Buona partenza per tutte le piazze, che confermano di aver digerito tranquillamente la stretta monetaria che negli ultimi due giorni si è consumata in America e in Europa. Dopo la nuova fiammata del Nasdaq ieri, cresce l’interesse per i tecnologici.