(Teleborsa) – L’Australia è bene posizionata per poter continuare a crescere negli anni a venire e la sua politica monetaria è al momento appropriata. Questo, in sintesi, quanto affermato oggi dal Governatore della Reserve Bank of Australia Glenn Stevens in un discorso tenuto davanti al Parlamento. Per Stevens la ripresa dell’economia mondiale c’è ed è anche più veloce del previsto, anche se eisulta più evidente nei paesi emergenti. Quelli che hanno più patito la crisi del 2007 e il 2008, infatti, restano un po’ indietro, come dismostrato dal raffronto dei dati sul PIL di Cina e India, letteralmente in corsa, e le “big” del G7. Alcuni paesi, inoltre, hanno a che fare con problemi del debito sovrano. La crisi delle finanze pubbliche di Grecia e Irlanda ha laciato pochi margini di scelta alle autorità di governo: tagliare le spese. Questo porterà inevitabilmente ad un rallentamento della ripresa, e la cosa sarà evidente nel 2011. In questo scenario è normale che molte banche centrali abbiano mantenuto politiche monetarie espansive, e che in alcuni casi abbiano proceduto all’acquisto di asset. Al contrario, alcuni Paesi hanno dovuto rallentare i flussi per raffreddare l’economia. L’Australia sembra essere ben posizionata, anche perchè vicina ad alcuni mercati emergenti che richiedono molte materie prime, soprattutto l’acciaio. A febbraio si era prospettata una crescita del PIL poco sopra al 3% per l’anno in corso, e di circa il 3,5% per il 2011 e il 2012. Il prossimo anno, tuttavia, la crescita potrebbe “essere più forte di quanto propspettato 9 mesi fa, nonostante vi siano come ovvio numerosi fattori di incertezza”. Per quanto riguarda l’inflazione, nei prossimi anno dovrebbe essere sui livelli attuali ed in linea con i target, ma guardando ancora più avanti sembra che “i livelli tenderanno a crescere piuttosto che a diminuire”. Ad ogni modo l’attuale politica monetaria è appropriata anche in relazione al futuro.