(WSI) – MACROECONOMIA
Nel consueto World Economic Outlook semestrale, il FMI ha peggiorato le stime sull’economia americana ed ha avvertito che il tasso di disoccupazione della prima economia mondiale continuerà a restare “ostinatamente elevato”. Il FMI ha tagliato la proiezione sulla crescita di quest’anno al 2,6% a fronte di 3,3% stimato in luglio. Per il 2011 il Fondo vede un’espansione limitata al 2,3% invece che il previsto 2,9%.
Il FMI ha migliorato il suo scenario di crescita in Europa, sottolineando che una decisa risposta politica ha ridotto l’impatto della crisi del debito sovrano sull’economia della regione. Il Fondo ha alzato la propria previsione sul Pil della Zona Euro nel 2010 all’1,7% dall’1% indicato a luglio ed ha portato la stima per il 2011 all’1,5% dall’1,3%.
Sul fronte macro, focus sulla riunione del comitato di politica monetaria della Bce. Scontata la conferma del costo del denaro all’1%, il mercato attende da Francoforte segnali sulla exit strategy. Decisione sui tassi anche per la Banca d’Inghilterra: attesa la conferma del costo del denaro allo 0,5%.
In agenda oggi anche la produzione industriale di agosto in Germania, attesa in aumento dello 0,5% su mese, dopo il +0,1% di luglio, mentre negli Usa si attendono le richieste di nuovi sussidi di disoccupazione: le stime sono per un lieve incremento a 455.000 contro le 453.000 di quella precedente.
BORSE EUROPEE
Avvio contrastato per le borse europee sulla scia di Wall Street, compressa dalla debolezza del settore tecnologico a causa delle preoccupazioni sulla domanda di semiconduttori e immissione dati. L’attenzione degli operatori è rivolta oggi alle decisioni di politica monetaria della BCE e della BoE e sui risultati del big dell’alluminio Usa Alcoa che, come da tradizione, danno il via alla stagione delle trimestrali.
I listini del Vecchio Continente ieri hanno ridotto una parte dei loro guadagni dopo la diffusione, nel primo pomeriggio, del dato sugli occupati Usa nel settore privato. I posti di lavoro sono risultati a sorpresa in calo, alimentando così le attese di nuove misure di stimolo da parte delle banche centrali.
In evidenza i titoli minerari, che beneficiano dell’aumento dei prezzi delle materie prime, con l’oro che ha segnato un nuovo record e il palladio è ai suoi massimi da nove anni per effetto anche della debolezza del dollaro.
PIAZZA AFFARI
Attenzione rivolta questa mattina a Snai dopo che la società di revisione Ernst&Young, in occasione della revisione contabile limitata del bilancio semestrale abbreviato al 30 giugno, ha considerato appropriato l’utilizzo del presupposto della continuità aziendale. Snai, in difficoltà finanziarie, ha attualmente in corso contatti per la cessione di una partecipazione di controllo.
Occhi puntati anche su Autostrada Torino-Milano dopo che il Cda haapprovato la proposta di distribuzione di una parte della riserva “utili anuovo”, per un ammontare di EUR0,14 per azione. Il controvalore del dividendo straordinario, si legge in un comunicato, è pari a circa EUR11,9 mln.
Da monitorare infine Saipem, in buon rialzo ieri sulla scia dell’upgrade a ‘Buy’ da ‘Sell’ da parte di Citigroup, che ha anche elevato il target price a EUR38,0 da EUR22,0 alla luce della maggiore fiducia dell’agenzia di rating sui margini realizzati nelle attività offshore e onshore del gruppo di ingegneristica dell’Eni che si traducono in un incremento delle stime di Eps.
Fiat (EUR11,01): il gruppo Fiat ha registrato in Gran Bretagna un calo del 20% delle immatricolazioni di auto a brand Fiat a settembre a 9.366 unità, con una quota di mercato del 2,79% dal 3,18% dello stesso mese del 2009. Per l’intero mercato la flessione è stata dell’8,9% a 335.246 veicoli a settembre, il terzo mese consecutivo di ribassi.
Mediaset (EUR5,04): da stampa, potrebbero arrivare dei nuovi soci russi e i negoziati con alcuni grandi fondi russi starebbero andando avanti da un anno. Sul tavolo ci sarebbe anche un interesse dei russi per Impregilo.
CAMBI E COMMODITIES
Sul mercato dei cambi, il dollaro si mantiene debole, bloccato ai minimi da 15 anni sullo yen e da 8 mesi sull’euro. A pesare sul biglietto verde continua ad essere la prospettiva di una nuova tornata di misure espansive da parte della Fed, già a partire dal mese prossimo.
La discesa del dollaro ha rimesso molti operatori in allerta riguardo ad un possibile nuovo intervento del Giappone sul mercato valutario, visto che la moneta Usa tratta molto vicina a quei livelli che lo scorso 15 settembre diedero il via al primo intervento di Tokyo in sei anni.
Intorno alle 09:00 l’Eur/Usd scambia a 1,3980, mentre lo yen quota a115,60 sulla moneta unica e a 82,70 sul dollaro. Sul fronte delle commodities, il petrolio viaggia sui massimi degli ultimi cinque mesi a ridosso degli USD84,0 al barile, sostenuto dall’attesa di nuove misure espansive della Fed, a sostegno dell’economia americana, nell’imminenza tra oggi e domani degli importanti dati sul mercato del lavoro statunitense.
Continua a luccicare l’oro, balzato stamane ai nuovi record storici a ridosso dei USD 1.360 per oncia sostenuto dal dollaro debole e dalle dichiarazioni della banca centrale vietnamita, che potrebbe aprire le porte all’importazione del metallo prezioso nel caso i prezzi continuino a salire.
OBBLIGAZIONI E MONETARIO
Avvio in lieve calo per l’obbligazionario europeo. A mercati chiusi il Tesoro italiano annuncia tipologie e quantitativi per l’asta di Bot di martedì prossimo. In arrivo anche la comunicazione sulle tipologie di titoli a medio lungo in asta giovedì 14 (i quatitativi verranno annunciati lunedì prossimo). In giornata aste per Francia, con 7,5-8,5 mld sulle scadenze ottobre 2020, aprile 2026 e aprile 2029, e per la Spagna sulla scadenza 2013.
Copyright © UNICREDIT per Wall Street Italia, Inc. Riproduzione vietata. All rights reserved