Siena – Tassi di interesse: la sessione di ieri in area Euro è stata caratterizzata da una prima parte con listini in rialzo in seguito al buon esito delle aste spagnole (che hanno visto collocare il massimo dell’ammontare con una domanda superiore all’offerta sebbene a tassi più alti) ed in attesa della riunione della Bce (conclusasi poi con un nulla di fatto sui tassi e manovre non convenzionali).
Nella seconda parte della sessione, ovvero in seguito alle parole di Draghi ed ai deludenti dati macro Usa, si è invece visto un calo dei listini. Nella conferenza stampa Draghi ha ribadito che i rischi sull’inflazione restano bilanciati e quelli sulla crescita al ribasso. Gli indicatori anticipatori però evidenziano segnali di incertezza, di conseguenza saranno necessari altri dati prima di modificare l’attuale scenario base di ripresa graduale. Una decisione sul cambiamento o meno potrebbe arrivare a giugno, quando la Bce comunicherà le nuove stime su pil ed inflazione ed il calendario delle operazioni di rifinanziamento per il terzo trimestre.
Draghi ha dichiarato che il fondo Efsf è risultato al di sotto delle attese, evidenziando di conseguenza la necessità per il nascente meccanismo ESM, che partirà il prossimo luglio, di essere concretamente operativo.
Le manovre non convenzionali restano temporanee, ma l’istituto ritiene ancora prematuro discutere di una strategia di uscita. Durante la riunione il capo della Bce ha affermato che non è stato discusso di eventuali cambiamenti all’attuale politica monetaria che resta accomodante, focalizzandosi in particolare sull’importanza del tema legato alla crescita.
Ribadiamo la nostra attesa di un taglio del tasso di riferimento nel corso del terzo trimestre giustificata sia da probabili segnali poco favorevoli sul fronte crescita sia dall’attesa da parte della Bce del completamento del processo di approvazione del fiscal compact, di alcune riforme strutturali come il mercato del lavoro e dell’entrata in vigore dell’ESM.
Il capo di gabinetto del ministro per gli affari europei Moavero ha dichiarato che Italia e Germania intendono approvare in contemporanea il fiscal compact al fine di dare un segnale di alleanza tra i due paesi.
Ricordiamo che il prossimo fine settimana si presenta ricco di eventi elettorali. Sono infatti attese le elezioni in Germania nella regione di Schleswig-Holstein, le amministrative in Italia, le elezioni politiche in Grecia ed il secondo turno elettorale delle presidenziali francesi dove Hollande, dopo aver giĂ vinto il primo turno, resta il favorito secondo i sondaggi.
Negli Usa andamento contrastato dei tassi con un lieve calo sulla parte a breve e lieve rialzo sulla parte lunga.
Sul fronte macro deludente l’Ism non manifatturiero di aprile, calato ben oltre le attese a 53,5 (minimo da 4 mesi) dal 56 di marzo. I segnali di rallentamento hanno impattato sul mercato azionario che ha visto l’indice S&P500 perdere lo 0,8% guidato dal settore energetico e delle risorse base.
Oggi la giornata è particolarmente importante con gli attesi dati relativi al mercato del lavoro di aprile. Il consenso di Bloomberg prevede la creazione di 160.000 nuovi occupati nel settore non agricolo, un numero superiore ai 120.000 di marzo. Il tasso di disoccupazione è atteso restare stabile all’8,2%.
Valute: giornata di sostanziale stabilità per la moneta unica europea con un poco di volatilità arrivata durante la conferenza stampa di Draghi. Il cross euro/dollaro si è mosso all’interno dell’area delimitata dal supporto 1,31 e dalla resistenza 1,32. Per oggi la volatilità potrebbe aumentare durante il pomeriggio in concomitanza con l’uscita dei dati macro Usa.
Lieve apprezzamento nella notte per lo yen vs dollaro in un contesto di chiusura dei mercati giapponesi per festività . Lieve apprezzamento dello yen anche verso euro, sebbene il cross resti contenuto all’interno del supporto 105 e delle resistenze 106 e 106,50.
Materie Prime: altra giornata negativa per la maggior parte delle commodity sulla scia del calo delle borse. Hanno costituito un’eccezione il gas naturale Usa (+3,9%) ed alcuni agricoli come ad esempio il mais (+1,3%). In forte ribasso il petrolio Usa ( Wti -2,6%), calo più contenuto per il Brent europeo (-1,8%). Ribassi generalizzati per i metalli industriali e preziosi. Dopo aver annunciato ieri l’aumento dei margini sui future delle materie prime a partire dal prossimo 7 maggio per aderire alla legislazione della Cftc, CME Group ha dichiarato una proroga di 90 giorni per l’implementazione delle variazioni dei margini che entreranno in vigore il 5 agosto.
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