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ATTESA DECISIONE UE SU PIANO RISANAMENTO GRECO

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(WSI) -Tassi di interesse: chiusura contrastata per i tassi di mercato dell’area Euro, in lieve rialzo sul tratto a due anni ed in lieve calo su quello a dieci anni. Si restringe il differenziale sul 2-10 anni tedesco e quello sul decennale Grecia-Germania, mentre i listini azionari hanno chiuso la sessione in positivo in attesa della decisione di domani della Commissione europea sul piano greco.

Secondo alcune indiscrezioni il piano greco potrebbe essere accettato dalla Commissione, a condizione di un ulteriore taglio della spesa ed aumento delle tasse. Secondo quanto riportato da FT, un esponente governativo greco ha dichiarato sotto condizione di anonimato che, dopo la recente emissione del titolo quinquennale da 8Mld€, la Grecia ha coperto le sue necessità di rifinanziamento fino a marzo. Lo stesso esponente ha dichiarato che al momento la Grecia sta esplorando (in particolare nell’ambito di investitori Usa ed asiatici) la possibilità di emettere un titolo decennale entro il mese di marzo. Il momento di potenziale maggiore criticità per il rifinanziamento della Grecia sembra pertanto profilarsi per i mesi di aprile e maggio. Le emissioni eventuali delle prossime settimane pertanto saranno di particolare importanza in vista del secondo trimestre. Orphanides, governatore della Banca Centrale cipriota, in un’intervista ha mostrato preoccupazione per le banche cipriote che stanno risentendo molto della crisi greca, malgrado queste siano in buona salute.

Intanto in Portogallo, secondo quanto riportato da Reuters, il primo ministro, Socrates, ha dichiarato che la situazione finanziaria del suo paese non è diversa dagli altri e che le preoccupazioni dei mercati sono infondate. Sul fronte macro in mattinata sono state pubblicate le vendite al dettaglio tedesche di dicembre che hanno registrato un rialzo superiore alle attese, grazie al buon andamento del comparto abbigliamento, alimentare e tabacco. Sul fronte emissioni oggi è attesa il nuovo decennale olandese per almeno 5Mld€. Sul decennale la resistenza passa per 3,25% ed il supporto per 3,18%.

Negli Usa tassi di mercato in rialzo sulla scia della positiva chiusura dei listini azionari, favoriti soprattutto dal comparto energetico. In quest’ultimo caso segnaliamo i dati trimestrali migliori delle attese di Exxon che in chiusura ha recuperato il 2,7%. L’amministrazione Obama ha ieri presentato il disegno di legge finanziaria per l’anno fiscale 2011 che inizierà il prossimo ottobre. La proposta di legge prevede la riduzione del rapporto deficit/Pil al 3,6% entro il 2014, dal 10,6% previsto per il 2010. Viene ipotizzato il mancato rinnovo dei tagli alle tasse del 2001 e del 2003 (in scadenza a gennaio 2011) per la fascia di popolazione più ricca ( quella cioè con redditi superiori a 250.000$) a fronte di aumenti della spesa previsti in settori come l’istruzione, sicurezza e progetti finalizzati a creare nuovi posti di lavoro. Il rapporto debito /Pil è comunque previsto in aumento al 77% entro il 2020. La proposta si basa su un’ipotesi di crescita del Pil pari al 2,7% nel 2010 ed al 3,2% e 4,3% nei prossimi due anni. Il disegno di legge sarà discusso in Congresso nei prossimi mesi. Sul fronte macro l’indice Ism manifatturiero di gennaio si è posizionato ai massimi degli ultimi 5 anni.

Valute: Dollaro in deprezzamento verso Euro dopo essersi avvicinato all’importante area di supporto in prossimità di 1,38 che confermiamo anche per oggi. Prima resistenza a quota 1,40. Lo yen durante la notte è rimasto piuttosto stabile nei confronti del dollaro, mentre si è leggermente deprezzato verso euro. Verso la moneta unica il cross trova il livello di resistenza più vicino a 126,75. Verso Dollaro la resistenza si colloca a 91.

Materie Prime: rialzi tra gli energetici grazie all’ottimo dato Ism manifatturiero ed a previsioni di clima più freddo negli Usa la prossima settimana. Il greggio Wti ha guadagnato il 2,1%, mentre il gas naturale il 5,9%. Positivi anche i metalli industriali tra i quali si è messo in evidenza lo zinco (+1,8%). Bene anche i preziosi con l’argento che è salito del 2,9%. Contrastati gli agricoli, in forte calo i suini (-3,2%).

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