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ATTENZIONE, LO SMART MONEY CAMBIA DIREZIONE

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*Questo documento e’ stato preparato da MPS Capital Services ed e’ rivolto esclusivamente ad investitori istituzionali ovvero ad operatori qualificati, così come definiti nell’art. 31 del Regolamento Consob n° 11522 del 1° luglio 1998 e successive modifiche ed integrazioni. Le analisi qui pubblicate non implicano responsabilita’ alcuna per Wall Street Italia, che notoriamente non svolge alcuna attivita’ di trading e pubblica tali indicazioni a puro scopo informativo. Si prega di leggere, a questo proposito, il disclaimer ufficiale di WSI.

WSI) – Tassi di interesse: in area Euro leggero aumento dei tassi di mercato governativi in seguito ai circa 19Mld€ di bond governativi emessi da alcuni governi europei (Francia 6Mld, Belgio 3Mld, Irlanda 6Mld, Olanda 1,9Mld).

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Noyer, membro francese della Bce, ha dichiarato che occorre essere pronti ad assorbire l’eccesso di liquidità nel momento di recupero economico per non mettere a rischio la stabilità dei prezzi. Bini Smaghi ha dichiarato che un aumento dei diritti speciali di prelievo del Fmi o la creazione di una nuova valuta mondiale potrebbe ritardare la soluzione degli attuali squilibri globali.

Infine Weber, l’esponente tedesco della Bce, ha dichiarato che l’istituto ha già utilizzato lo spazio di manovra per abbassare i tassi fornendo facilità di credito alle famiglie ed alle imprese. Ha avvertito che se le banche non forniranno condizioni finanziarie più favorevoli a tali soggetti, i politici saranno costretti ad intervenire direttamente nei mercati dei capitali. Oggi è molto atteso l’esito in termini di partecipazione alla prima operazione di refunding ad 1 anno della Bce.

Sul fronte macro, i dati Pmi di giugno hanno evidenziato una minore contrazione del settore manifatturiero dell’area Euro, mentre l’indice relativo ai servizi è leggermente peggiorato rispetto al dato di maggio. Sono proseguiti i segnali di tensione sui mercati con il rialzo dell’indice Itraxx Crossover e dell’Embi+ spread. A giugno la fiducia dei consumatori in Italia è salita oltre le attese ai massimi da fine 2007. Per oggi il decennale governativo ha un supporto a 3,40%, la resistenza si colloca a 3,50%.

Negli Usa tassi di mercato in calo in un contesto in cui in diverse aree si segnala un massiccio ritorno degli investitori verso il mercato obbligazionario, almeno a giudicare dall’esito delle recenti aste su tutte le scadenze, incluse quelle a lungo e lunghissimo termine (sullo stesso tema eggere anche l’articolo FEBBRE DA BOND).

Ieri ad esempio negli Usa l’emissione da 40Mld$ di titoli a 2 anni ha registrato un livello di domanda record dalla fine del 2007 ad oggi, con una quota di sottoscrizione delle banche centrali estere anche essa su livelli molto elevati (il massimo dal 2004). Si tratta di un atteggiamento diverso da parte degli investitori verso il comparto obbligazionario che in generale si nota già da diverse settimane.

Occorreranno altre conferme tra cui l’asta sul 5 anni Treasury attesa oggi, eccezionalmente coincidente con la decisione della Fed di questa sera. Dando per scontata la riconferma dell’attuale livello del tasso di riferimento, l’attenzione degli operatori si focalizza su due possibili elementi: 1) l’inclusione all’interno del comunicato di un riferimento al fatto che la Fed manterrà i tassi fermi per un periodo prolungato di tempo, fugando pertanto le aspettative di un rialzo già a fine 2009; 2) estensione temporale del periodo a disposizione per completare gli acquisti di Treasury, portandolo da metà settembre ad almeno fino a fine 2009.

Su questo punto appare meno probabile un aumento dell’importo (attualmente fino a 300Mld$ di cui circa la metà già ultimati) di titoli oggetto del programma. Nel breve supporto sul decennale a quota 3,60%.

Valute: Dollaro in marcato deprezzamento verso Euro. Due le ragioni principali che vengono proposte dagli operatori per spiegare un andamento che ieri è risultato poco collegato all’andamento dei mercati azionari, sostanzialmente fermi: 1) venire meno del timore di una correzione più marcata dei listini azionari dopo il forte calo di lunedì; 2) attesa di un comunicato Fed che ribadisca in modo chiaro l’intenzione di non rialzare i tassi per lungo tempo, eliminando le attuali attese di un rialzo a fine anno.

Per verificare la seconda ipotesi basterà attendere questa sera. Se fosse corretta, si potrebbe assistere a un movimento in serata che incontrerebbe una prima resistenza in prossimità di 1,4185 e successivamente 1,4250. Deprezzamento dello Yen nel corso della notte in seguito ai dati macro relativi alle esportazioni di maggio che hanno evidenziato un calo superiore alle attese (-40,9% a/a). Verso Dollaro il cross continua a trovare supporto in area 95, mentre verso Euro il supporto si colloca a 131,40. La resistenza si colloca a 135,20.

Materie Prime: il deprezzamento del Dollaro vs Euro ha dato luogo ad un recupero delle materie prime guidate dal rialzo dello zucchero (+5,2%) su timori di produzione sotto le attese in Australia ed India. Il greggio Wti (+2,6%) tenta di riavvicinarsi ai 70$ in attesa dei dati sulle scorte Usa in programma questo pomeriggio. Positivi i metalli industriali guidati dall’alluminio (+2%). Lieve rialzo per l’oro (+0,4%) tra i preziosi. Tra gli agricoli bene la soia (+2,4%). All’interno del GSCI in negativo caffè (-1,3%), gas naturale (-1,4%) e suini (-0,5%).

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