Società

ATTENZIONE
ALLA TOSATURA
DI MR. GREENSPAN

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(WSI) – Per riflettere sul Margine, prendiamo l’attuale rendimento di un T-Bond a trent’anni. L’ 11 gennaio 2005, il T-Bond a trent’anni quotava 4,79%. Tradizionalmente lo Stato ripaga i suoi debiti con moneta inflazionata o non li ripaga affatto. Delle due soluzioni la seconda è la più giusta da un punto di vista morale. Il debito pubblico è profondamente diverso dal debito privato. Il debito privato deve essere onorato in nome del rispetto del diritto di proprietà del prestatore. Se però il prestatore accorda il suo credito allo Stato, sa che capitale e interessi verranno ripagati con soldi estorti dallo Stato ai suoi sudditi. Data la natura immorale dell’estorsione, il possessore di un titolo del debito pubblico non può legittimamente reclamare capitale e interessi. Tutto il debito pubblico di tutti gli Stati del mondo dovrebbe essere ripudiato lunedì prossimo, al più tardi mercoledì. Questa, come propose Rothbard a suo tempo, è l’unica soluzione eticamente accettabile del problema del debito pubblico.

L’investitore in T-Bond trentennali non si sofferma troppo sulla valutazione morale del suo investimento. Il Grande Investitore in T-Bond trentennali non si sofferma troppo sulla valutazione economica del suo investimento. Attualmente l’inflazione dei prezzi ufficiale negli USA misurata dal Consumer Price Index (CPI) è intorno al 3%. Come sanno tutti e anche il loro gatto, le statistiche governative sono cucinate. La CPI esclude cibo, energia e prezzi delle case, perché è notorio al governo che cibo, energia e casa sono secondarie per il popolo. Si può continuare a guardare un DVD affamati, al freddo e all’aperto. L’inflazione vera dei prezzi (il dentista, la benzina, il pane, le bollette, ecc.) sarà almeno del 5/6%. Se si va a vedere l’aumento della massa monetaria prodotto dalle banche centrali, si vede che l’aumento dei prezzi nel medio periodo tende a ricalcare l’inflazione della moneta. Ma tu guarda!

Mentre i media organizzano per conto dei governi la demonizzazione degli ingordi negozianti affamatori di popolo e reclamano a gran voce misure poliziesche di controllo dei prezzi, l’investitore in T-30-Bond perde il 2% almeno di potere d’acquisto sul suo investimento. Al T-30-Bond Grande Investitore questo non importa. Il suo timore non è imbarcare un po’ d’acqua: ormai teme che la nave affondi. Il T-30-Bond Grande Investitore ha un nome: banche centrali asiatiche. Export your way to ruin. Ha anche altri nomi: nel 2004 gli investimenti in T-Bond provenienti dai Carabi sono saliti del 54% a 85 miliardi di dollari, sette volte l’incremento dell’8% del 2003. Adesso i Caraibi sono il quarto maggior detentore di T-Bond, dietro Giappone, Cina e Regno Unito. Non è una coincidenza: è Greenspan con i dreadlock e una bambolina woodoo appesa al collo. Tutto ciò tiene il dollaro a galla: import your way to ruin.

Come mostrato nel meraviglioso primo episodio (pessimi gli altri due), gli esseri umani non vivono in MATRIX, sono coltivati. Così, nel mondo delle monete di carta, gli esseri umani hanno una impoverita vita psichica e relazionale, indecorosi standard morali ed estetici, nessuna vera libertà e autonomia. Strisciano sul pianeta, lavorando come pazzi, se ci riescono, per pagare gli interessi accumulati per consumare cose che non gli servono con soldi che non hanno. Il credito che gli è stato offerto è stato creato dal nulla. Negli USA per avere più credito creato dal nulla ( more soma !) si sono impegnati la casa. La percentuale di possesso dell’immobile è passata dall’85% del 1945 al 55% di oggi.

Anche qui sulla bella penisola si leggono di tanto in tanto spacconerie di sedicenti economisti che vorrebbero indurci a “smobilitare il capitale finanziario frutto della rivalutazione immobiliare”, ovverosia “spenditi la casa fino alla rovina e continua a pagare interessi su credito creato dal nulla”. Una banca centrale come la FED, abbassando i tassi di interesse e creando liquidità dal nulla arriccia il pelo alla pecora, una qualche bolla, e poi, quando il gioco rischia di andare fuori controllo, alza i tassi e tosa la pecora. Greenspan ha avvertito da mesi: cominciate a smontare il carry-trade. In arrivo rialzo dei tassi consistente. Una tosatura troppo irruente potrebbe sgozzare grosse pecore.

Nel nostro sistema non esistono i liberi mercati, ma esistono certo i liberi mercatini. Ti puoi inventare, che so, la scarpa che ti coccola, ottenere finanziamenti, produrla, godere di successo commerciale e arricchirti? Certo che sì. La IPO di maggior successo nel 2004 al NASDAQ è stata Marchex (MCHX): la sua quotazione è salita del 223%. Questa società vende per 23 milioni di dollari e non fa profitti. Capitalizza 526 milioni di dollari. Ventitre volte le vendite, non i profitti, le vendite! Una risibile quota della moneta creata dal nulla dalle banche centrali cerca disperatamente rendimento, e, al Margine, spinge in alto Marchex. Nessuna disonestà, nessuna corruzione dei mercati. Qualcuno cerca di fare il surf e lasciare qualcun altro a reggere il cerino. Solo adulti consenzienti: buona fortuna.

Devono invece rimanere su binari ben precisi determinate variabili economiche, cioè niente liberi mercati. Rientrano in questa categoria: oro e argento (altrimenti esplode il Truffone), tassi di interesse a breve e a lungo, tassi di cambio valutario, petrolio, commodity. Qualcosa avviene al Margine, ma che non diventi troppo traumatico però. Un rischio è che l’aumento di prezzo delle commodity causato dall’inflazione monetaria si trasferisca a monte nella catena produttiva fino a arrivare al consumatore e, tramite l’inflazione dei prezzi, renderlo avvertito dell’inflazione monetaria. Finora questo è stato evitato mettendo al lavoro i cinesi a $0,42 l’ora. In futuro forse la deflazione del debito porterà ad una restrizione del consumo che potrebbe deprimere i prezzi delle materie prime e consentire una durata indefinita del Truffone.

Fin qua è il solito tran tran. Entra la casualità. Mai sottovalutare gli eventi da 10 deviazioni standard, perché i cigni neri, talvolta, di rado, solcano il cielo. Nel 1980 Volcker dovette sbattere i tassi a breve in doppia cifra a causa dello shock petrolifero. Oggi questo porterebbe al caos totale gli USA: vent’anni di squilibri promossi dal Truffone hanno creato un ben diverso quadro strutturale. In un qualche momento il crollo casuale di un elemento portante del sistema potrebbe toccare il Margine. Negli ultimi anni l’open interest sull’oro è cresciuto tanto. Poca consegna fisica tuttavia. La fiducia è ancora alta. Attenzione però: io mi sbaglio, e quindi non mi fido di me stesso. Quando nel 2001 Greenspan portò i tassi a breve all’1% ero sicuro che non ce la avrebbe fatta a rigonfiare tutto quanto. Mi dicevo: “Ma chi crede più a questo pagliaccio?”. Il mondo intero gli ha dato fiducia.

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