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ATTENTI,
PARLA LA BOJ

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(WSI) – Sarà una due giorni dura, quella che inizia oggi, per i membri della Banca centrale del Giappone (Boj). Entro domani, infatti, l’Istituto centrale nipponico svelerà la sua futura politica monetaria. E la decisione potrebbe scontentare molti: soprattutto gli investitori internazionali e i politici locali.

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La Boj negli ultimi anni ha tenuto i tassi di interesse a zero e ha pompato liquidità nel sistema bancario domestico cercando di risollevare l’economia nazionale dalla crisi peggiore dal dopoguerra. La cura da cavallo sembra finalmente funzionare. Il problema, fanno notare alcuni osservatori è che se il Sol Levante ha battuto la deflazione (e questa è un fatto ancora da verificare) adesso il rischio è di entrare in una spirale inflativa. A preoccupare sono gli ultimi dati sulla crescita dei prezzi al consumo, che a gennaio sono cresciuti dello 0,5% rispetto allo stesso mese del 2005. A novembre e dicembre dell’anno scorso il dato era aumentato dello 0,1% rispetto allo stesso periodo del 2004.

Erano otto anni che non si vedeva una crescita dei prezzi al consumo per tre mesi di fila. A questo punto, è la paura di tutti, la Bank of Japan interverrà con una stretta sui tassi. Le attese di una mossa del Giappone ha contribuito in questi giorni al rallentamento dei mercati Usa: lunedì i rendimenti dei bond governativi sono aumentati, mentre le azioni sono calate. Gli investitori americani, insomma, hanno paura che gli aumenti dei tassi di interesse in giro per il mondo (ieri è arrivata una nuova stretta anche dalla Banca centrale canadese) spinga la Fed a fare lo stesso.

C’è poi l’aspetto politico. Il ministro dell’Economia, Koru Yosano, ha già avvertito il governatore della Boj, Toshihiko Fukui, di attendersi che in caso di un rialzo vuole «spiegazioni chiare sulla politica monetaria e su quali siano le condizioni che condizioneranno le imprese». La risposta e le eventuali spiegazioni di Fukui, se ci saranno, sono attese per domani.

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