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ATTENTATO METRO’: NON ESCLUSA MATRICE ISLAMICA

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da Corriere.it

Ferdinando Pomarici, procuratore aggiunto di Milano e responsabile del pool antiterrorismo, non esclude che l’attentato incendiario di ieri nel metrò possa avere effettivamente una matrice islamica. «Sono accaduti fatti analoghi, e quindi non escluderei la matrice islamica», ha sottolineato il magistrato.

DUE PRECEDENTI AD AGRIGENTO – Pomarici si riferiva, in particolare, a due episodi accaduti ad Agrigento: il 5 novembre scorso, in pieno allarme terrorismo, una persona tentò di far esplodere una bombola di gas sulla scalinata del tempio della Concordia. L’attentato fallì ma accanto alla bombola venne ritrovato un lenzuolo con scritte inneggianti all’Islam. Circa tre mesi dopo, il 15 febbraio di quest’anno, un uomo, verosimilmente secondo gli inquirenti la stessa persona, abbandonò una Fiat Uno, risultata rubata, in contrada Petrusa, a circa 300 metri dal carcere. All’interno c’erano una bombola di gas e uno straccio bruciacchiato con scritte inneggianti ad Allah e all’Afghanistan. Le analogie con l’episodio di ieri sera nel metrò di Milano appaiono decisamente evidenti.

PM DAMBRUOSO – Pomarici, precisando che sono in corso gli accertamenti necessari, ha ribadito: «per ora non posso affermare nè escludere la matrice islamica: dico che ci sono precedenti analoghi, il che mi fa pensare che sia tutto possibile». Il magistrato ha anche confermato che il fascicolo aperto dal pm Giancarla Serafini, il sostituto di turno ieri, verrà affidato al pool antiterrorismo. Probabilmente ad occuparsene sarà il pm Stefano Dambruoso, titolare delle indagini sulla cellula ritenuta vicina ad Al Qaeda.

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