Le torri gemelle del World Trade Center, colpite martedi’ da un attacco terroristico non sarebbero crollate a causa di danni alle strutture, ma piuttosto per l’intensa temperatura raggiunta dall’incendio.
“L’impatto degli aerei sulle torri ha fatto crollare una parte dell’edificio, ma le migliaia di litri di carburante in fiamme hanno ammorbidito le strutture e l’hanno fatto crollare”, ha confermato Larry Anderson, esperto della societa’ di consulenza Exponent Failure Analysis Associates.
Il carburante per aerei e’ infatti estramamente infiammabile e puo’ produrre fiamme che facilmente superano i 2000 gradi Fahrenheit – 500 gradi in piu’ di un ordinario incendio. L’acciaio, d’altro canto, inizia ad indebolirsi a 800 gradi Fahrenheit e fonde a 1500 gradi.
“Una volta che si e’ creato un danno all’edificio, se l’incendio non viene estinto velocemente la possibilita’ di crollo sale al 100%”, ha sottolineato Charles Warren, di Engineering Systems.