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ATTACCO USA: L’IMPATTO SULL’ECONOMIA ITALIANA

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L’attacco terroristico sferrato martedì contro gli USA è destinato ad avere un impatto importante sui mercati, al di là del momento di forte speculazione.

Gli osservatori sono divisi sugli effetti che questi drammatici avvenimenti avranno sull’economia americana e quella mondiale più in generale.

Tra le scuole di pensiero, tuttavia, sono numerosi gli operatori e gli analisti che scommettono su un’accelerazione della ripresa.

Facendo salve le considerazioni sotto il profilo umano, dal punto di vista finanziario si prospetta, secondo alcuni, una fase di effervescenza.

Nelle borse, compresa quella italiana, alcuni settori potrebbero essere destinati a scendere, e altri a salire.

Questo, però, avverte Robert Baron, amministratore delegato di Delta Forex, accadrà solo dopo la riapertura di Wall Street e dopo che gli indici avranno fermato la loro discesa. Solo a quel punto si riuscirà a capire quali cadaveri finanziari saranno rimasti sul terreno.

Vale la pena ricordare che questo momento di crisi politica, economica e borsistica si inserisce in un lungo periodo (oltre un anno e mezzo) di discesa continua dei mercati.

“Tra ieri e oggi, sulla scia di quanto successo in America, abbiamo visto quei minimi che aspettavamo da tempo – dice a Wall Street Italia Domenico Angiolella, gestore di Cofimo Sim – potremmo dunque aver toccato il fondo prima del previsto”.

Angiolella ritiene che, proprio sull’onda degli attentati, l’amministrazione di George W. Bush metterà in campo una serie di misure che si tradurranno certamente in forti commesse militari, nel quadro di un nuovo piano di difesa.

“Questo vuol dire ripresa non solo per i titoli legati alla produzione militare, ma anche telecomunicazioni, satelliti e tutto il comparto tecnologico”.

L’operatrice di una Sim straniera che chiede di non essere citata ricorda che si tratterà di ricostruire anche nel campo civile: “e quindi titoli delle costruzioni, del cemento, ma anche i servizi – dice a Wall Street Italia – cresceranno in genere i farmaceutici e i beni di prima necessita”.

Al contrario, potrebbero scendere tutti i titoli di beni di consumo, il lusso, gli assicurativi, i finanziari, i titoli delle società esposte in Medio Oriente o, al tempo stesso, in America. In queste ore stiamo assistendo, per esempio, al tracollo del titolo Bulgari, o Autogrill, molto presenti negli USA.


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