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ATTACCO USA: ASSICURATIVI RISCHIANO GROSSO

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Per i titoli assicurativi quella di oggi è una giornata campale. Il comparto è infatti uno dei settori più esposti alle conseguenze dell’attacco agli USA.
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Nelle sale operative c’è molta incertezza e gli analisti non riescono a dare un giudizio a freddo. “E’ ancora presto per fare delle valutazioni – dice un analista che non vuole essere citato per politica aziendale – non riusciamo ancora ad avere una view specifica sul comparto europeo”.

“Dopo i ribassi di martedì, – prosegue l’esperto – legati all’impatto emotivo che la tragedia statunitense ha scatenato sui mercati, adesso è importante valutare con molta attenzione i danni che questa situazione può portare alle società”.

Secondo Donatella Principe, responsabile della ricerca economica presso il centro studi del Gruppo Banca Popolare di Vicenza, “è evidente che le società del settore sono molto esposte. Ancora non si sa quali sono le compagnie assicurative maggiormente penalizzate dai disastri aerei (di certo c’è il coinvolgimento di Munchener Ruckvers e Loyds) in previsione dei risarcimenti ai parenti delle vittime”.

Secondo gli esperti assicurativi la catastrofe di ieri potrebbe tradursi in una perdita di 300 milioni di sterline per i Lloyd’s di Londra. Munich Re ha detto di aspettarsi polizze fino a €1 miliardo.

“Secondo le stime – dice ancora Principe – la somma complessiva per le compagnie europee si aggirerebbe intorno ai $2 miliardi. Un buco che andrà a pesare sui bilanci delle società del settore, anche se bisogna dire che diverse compagnie non coprono i rischi legati agli attentati terroristici”.

Secondo le ultime previsioni dell’agenzia di rating Moody’s, i costi per le assicurazioni potrebbero raggiungere i $15 miliardi, avvicinandosi ai $20 miliardi dell’uragano Andrew, la catastrofe naturale più costosa della storia.

“Sicuramente lo scenario è negativo – dice infine la Principe – perché l’instabilità delle borse non tutelerà le perdite e le ripercussioni dei risarcimenti sul bilancio delle compagnie. Il primo impatto è sicuramente la perdita di valore, con effetti su tutto il settore. A Piazza Affari i rischi maggiori sono per società come Mediolanum, Fideuram e Ras ed in generale per tutto il settore del risparmio gestito”.

Secondo Erasmo Paolella, gestore azionario di Banque Cortal – BNP Paribas, la previsione per il medio termine è tutt’altro che positiva. “L’indice Eurostoxx del comparto assicurativo – dice Paolella – è vicino a un importante supporto a 300 punti, un livello vicino ai minimi dell’estate 1999. E’ probabile che questo supporto venga rotto al ribasso, con obiettivo entro fine ottobre a 240 punti”.

“E’ anche possibile – dice ancora Paolella – che nel brevissimo periodo ci possa essere un certo assestamento sul livello a 300 punti, legato a motivi tecnici, ma è difficile che il trend negativo possa interrompere la sua discesa. Prevedo per il comparto un calo di circa il 20%”.

“Per quanto riguarda i titoli italiani del settore – dice infine Paolella – l’indice Comit del settore è intorno ai 6.000 punti, e anche qui la previsione è negativa, con un target per il medio periodo (fine ottobre) a livello 5.100 punti”.