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Aste: bene Olanda. Tassi Italia record da gennaio, Spagna ancora peggio

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Roma – Giornata di aste cruciali per i mercati dei titoli di stato europei. In calendario i collocamenti di Italia, Spagna e Olanda. Di seguito, i dettagli di ciascuna asta.

ASTA ITALIA – Il Tesoro ha emesso 2,5 miliardi di euro di CTZ con scadenza nel gennaio del 2014 a un tasso in media del 3,355%, contro il 2,353% precedente e al valore più alto da gennaio. E’ stato emesso comunque il massimo ammontare pianificato per i CTZ a gennaio 2014, anche se il bid to cover si è attestato all’1,80, in ribasso rispetto all’1,86 del 27 marzo scorso.

Emessi anche BTP a settembre 2019 indicizzati all’inflazione per un valore di 442 milioni di euro e a un tasso del 4,32% e a un bid to cover a 2,238; collocati infine 501 milioni di euro di BTP a scadenza nel 2017, sempre indicizzati all’inflazione, a un tasso medio del 3,88% e a un bid to cover pari a 2,13.

Complessivamente, facendo il punto della situazione, la domanda delle aste italiane è stata positiva, in quanto il Tesoro ha venduto 3,44 miliardi di euro, contro un range previsto tra 2 miliardi e 3,5 miliardi di euro.

ASTA SPAGNOLA – La Spagna ha emesso 72 milioni di euro di titoli a tre mesi a un bid to cover in forte rialzo, pari a 7,6 contro il rapporto precedente di 3,5, ma a un tasso che è quasi raddoppiato allo 0,634% rispetto allo 0,381% precedente. Emessi anche 1,21 miliardi di titoli a sei mesi, con un bid to cover invece in calo a 3,3 contro il 5,6 precedente e rendimenti in forte balzo all’1,58% rispetto allo 0,836% del collocamento di marzo. Da notare la profonda differenza tra tassi spagnoli e tassi tedeschi: mentre Madrid è costretta a pagare un tasso dell’1,58% per ricevere prestiti a 6 mesi, la Germania fissa un tasso del 2,5% per i bond a trenta anni che saranno collocati nell’asta di domani.

ASTA OLANDESE – L’agenzia del Tesoro dello stato olandese ha emesso 1,995 miliardi di euro di titoli di stato, rientrando nel target prefissato tra 1,5 miliardi e 2,5 miliardi di euro. La somma comprende 1 miliardo di euro di titoli di stato a due anni, che sono stati emessi a un tasso medio dello 0,523%, in calo rispetto all’ultima asta. Collocati anche bond a 25 anni per un ammontare di 995 milioni di euro, a un tasso medio del 2,782%.

La reazione dei mercati è stata positiva, con i titoli del debito olandesi che sono in lieve rialzo. Indicativo il commento di Steve Collins, dirigente di London&Capital Asset Management,, che conferma che gli investitori hanno presentato alte richieste per ottenere i bond olandesi; su Twitter, Collins ha scritto anche che l’asta ha chiuso in appena due minuti, molto più velomente del solito, incoraggiando i trader a smobilizzare contestualmente i bund tedeschi.

Da segnalare intanto che negli ultimi mesi, il costo per assicurarsi contro il rischio Olanda – dunque il valore dei cds, dei credit default swap, ha registrato un forte rialzo, salendo a un livello superiore a quello tedesco (quando lo scorso anno era al di sotto del cds sulla Germania).