Roma – Il Tesoro italiano ha collocato 10 miliardi di euro di titoli di stato a 6 mesi e 2 anni, dall’esito disastroso, non tanto per il calo di interesse da parte degli investitori istituzionali ma per il rialzo dei rendimenti a livelli record.
I tassi dei bond a 183 giorni sono volati al 6,504%, ovvero al massimo degli ultimi 14 anni e a un valore quasi doppio rispetto al 3,535% dell’asta precedente.
Emessi anche i Ctz a due anni, il cui tasso si è avvicinato alla soglia dell’8%, attestandosi al 7,95%, anche in questo caso in deciso incremento, visto che nell’ultima asta il rendimento si era attestato al 4,62%: fattore di per sè gravissimo, visto che la soglia dell’8% è un segnale di allarme rosso per la sostenibilità del debito Italia.
Anche i più ottimisti, come il neo governatore di Bankitalia Ignazio VIsco, hanno affermato che l’Italia reggerà al salasso di rendimenti cosi’ alti a meno che essi non superino l’8%. E ormai ci siamo quasi.
Sul fronte della domanda, il rapporto bid to cover per i titoli a 6 mesi è stato pari a 1,47, in ribasso rispetto al rapporto 1,57 del precedente collocamento; il bid to cover dei Ctz è calato anch’esso, attestandosi a 1,59, contro il 2,01 precedente.