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Asta: volatilità spread BTP/Bund, interviene la Bce

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(in aggiornamento)

Roma – Il Tesoro ha raccolto 3,75 miliardi di euro collocando i nuovi Btp decennali, cedola 5%, scadenza 1/3/2022. I titoli sono stati assegnati con un rendimento annuo lordo del 5,22%, in calo di 55 punti base rispetto alla precedente asta che riguardava il decennale con scadenza settembre 2021. La domanda e’ stata pari a 4,759 miliardi.

Collocata una nuova tranche di Btp triennali per 2,989 miliardi di euro, cedola 4,25%, scadenza 1/7/2014, rendimento annuo a 3,87%, in calo di 92 punti base sulla precedente asta. Domanda pari a 3,933 miliardi.

Collocati anche Cct settennali indicizzati all’Euribor per 994 milioni, rendimento annuo al 4,52%, in calo di 13 punti base sulla precedente asta. Domanda pari a 1,659 miliardi.

Dopo la notizia dei risultati delle aste lo spread BTP/Bund è arrivato a salire fino a 300 punti base, poi è risceso. Secondo i trader la Bce starebbe comprando ”carta” italiana per contrastare l’allargamento del differenziale. ”Francoforte interviene solo sui picchi di volatilita’, quando si e’ toccato quota 300 punti si e’ notato un aumento della domanda di Btp e subito un restringimento dello spread.

l mercato comunque ritiene che la Bce possa ridurre ancora la dimensione dei suoi interventi. Anche perche’ Francoforte vorra’ valutare una manovra che risulta profondamente cambiata rispetto all’impostazione originaria”, spiega un operatore. Nella settimana conclusa il 12 di agosto, la Bce aveva speso 22 miliardi in titoli di stato, in gran parte italiani e spagnoli. La settimana successiva e’ scesa a 14, la scorsa settimana a 6,6.