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Asta Spagna: crolla domanda a due anni, balzo dei rendimenti

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Roma – La Spagna ha collocato titoli di stato con scadenza nel 2014, dunque a un due anni, a un tasso medio pari al 5,204%, in rialzo rispetto al 4,335% del collocamento precedennte. Preoccupante il crollo della domanda, visto che il rapporto bid-to-cover è scivolato a 1,90, rispetto ai precedenti 4,26 dello scorso 7 giugno.

Emessi anche bond con scadenza nel 2017: in questo caso il tasso è balzato al 6,459%, rispetto al 6,072% precedente; infine, il Tesoro spagnolo ha emesso titoli con scadenza nel 2019 al 6,701%, in deciso incremento rispetto al 4,832% dell’asta precedente. Nel totale la Spagna ha collocato 2,981 miliardi di bond, deludendo le attese degli analisti.

Immediata la reazione sul mercato dei titoli di stato spagnoli; il cds sulla Spagna è salito +5 punti a 578 punti base, mentre sul mercato secondario i tassi spagnoli sono balzati fino a 7%, con +0,82% al 7,01%, la soglia pericolosa che ha portato Grecia, Portogallo e Irlanda a chiedere piani di salvataggio all’Unione europea e all’Fmi. Spread Italia a 10 anni rimane al momento in ribasso con -1,19% a 479,43 punti base.