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Asta Italia e Spagna deludenti: domanda non convince

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Roma – Il Tesoro italiano ha collocato 2,817 miliardi di CTZ con scadenza a gennaio del 2014 a un tasso del 2,352%, in deciso calo rispetto al 3,013% del precedente collocamento. Il bid to cover è però calato a 1,86, rispetto agli 1,93 precedenti. Emessi anche BTP indicizzati con scadenza nel settembre del 2019 per un valore di 505 milioni di euro, a un tasso del 3,06% e 495 milioni di euro di BTP indicizzati con scadenza nel settembre del 2021 a un tasso del 3,45%.

Resi noti anche i risultati dell’asta spagnola. Il paese ha emesso titoli a tre mesi a un tasso pari allo 0,381%, in calo rispetto allo 0,396% precedente, relativo al mese di febbraio. Il bid-to-cover si è attestato a 3,51, meno dei precedenti 4,04.

Collocati anche titoli a sei mesi: in questo caso il tasso ha segnato un lieve rialzo allo 0,836%, contro lo 0,764%. Da segnalare che la Spagna ha mancato, sebbene di poco, il target prefissato, pari a un collocamento di 3 miliardi di euro, emettendo in tutto 2,58 miliardi di euro.

Inoltre, nel caso della domanda di bond a sei mesi, questa si è quasi dimezzata, con il bid-to-cover che è passato dai 10,2 dello scorso mese a 5,56.

Non molto positiva la reazione del mercato dei titoli di stato italiani e spagnoli: subito dopo la comunicazione dell’esito del collocamento, lo spread BTP-Italia incrementa i rialzi, balzando +1,89% oltre 312 punti base, a fronte di un rendimento dei BTP decennali che si rafforza anch’esso con +1,05%, al 5,08%. In crescita anche i tassi a 10 anni dei bond spagnoli, che fanno +0,24% al 5,34%.

(in fase di scrittura)