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Asset: dollaro anti-rischio batte tutte le valute e anche l’oro

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Legnano – Ci apprestiamo a vivere l’ultima sessione di trading della settimana dopo che la moneta unica europea ha mostrato nuovi segni di “debolezza” (se così la possiamo chiamare) nei confronti del dollaro. Non soltanto.

L’avversione al rischio, che rappresenta lo stato d’animo prevalente degli investitori nel medio periodo, riesce ad acuirsi durante alcune giornate mostrando i propri rally negativi all’interno di poche ore, confermandoci come l’effetto traslazione la sta facendo ancora da padrone.

Gli effetti di questi flussi di capitale di brevissimo periodo si comprendono appieno se ci si concentra sul ruolo centrale che ricopre il dollaro americano.

Il buck infatti ieri, è risultato acquistato contro tutto, non soltanto contro le valute a più alto rendimento rispetto ad esso, ma anche contro lo yen giapponese e l’oro, due strumenti che di fronte ad incertezza crescente, portata da nuove notizie negative (di qualsiasi argomento, ma soprattutto relative alla crisi), nelle ultime settimane hanno mostrato delle salite nel momento in cui borse ed obbligazionari venivano venduti.

Il motivo di questa ripresa di forza del dollaro è da ritrovarsi nel suo status di valuta di riferimento mondiale (la sua esistenza è certa e non messa in discussione da nessuno), ma soprattutto nella liquidità che è possibile trovare, che permette a qualsiasi investitore, retail o istituzionale che sia, di riuscire a concludere compravendite bene o male a qualsiasi prezzo, condizione necessaria per andare a smobilizzare investimenti in dollari nel momento in cui si devono andare ad acquistare attività legate al rischio, che potrebbero muoversi a rialzo sempre per qualche ora.

EurUsd
La situazione si fa interessante sull’eurodollaro, complice l’avvicinamento alla parte bassa della flag ribassista e il superamento del livello di supporto dinamico. Ieri pomeriggio, infatti, è stato oltrepassato il livello di 1.2590-1.26 confermando l’inizio di quello che potrebbe essere un cammino che trova un primo obiettivo al di sotto di 1.24 figura (se seguiamo i dettami dell’analisi tecnica e proiettiamo l’ampiezza della flag sul punto di rottura di ieri).

UsdJpy
Molto bella la rottura di ieri, osservata su un grafico orario (oppure H4) di dollaro yen. Oltrepassato il livello di resistenza statica e dinamica di 79.50 e 79.65, troviamo il dollaro a fare i conti con i massimi precedenti visti a maggio. Crediamo che, nelle prossime ore, la resistenza statica di 80.55 sarà importante per una continuazione del movimento.

EurJpy
Il cambio EurJpy ha confermato ieri di considerare molto bene la parte alta del canale che sta seguendo da una decina di giorni. 101.50 e 99.50 sono ancora i due livelli da tenere a mente. Anche in questo caso, al pari di eurodollaro, siamo particolarmente interessati alla parte bassa, alla cui rottura si attende un’estensione a ribasso di un paio di figure.

GbpUsd
La ripresa del dollaro di ieri ha contagiato anche il cable che si è avvicinato a grandi passi al livello di supporto chiave di 1.56. Da giorni sosteniamo che questo livello può influenzare il trading di medio lungo periodo e ci aspettiamo che un’escursione a ribasso oltre questo baluardo possa innescare una volatilità tale da andare a raggiunge in breve 1.5525.

AudUsd
Si allontana sempre più il livello di resistenza chiave di 1.02 e si avvicina sempre più l’altro livello baluardo, rappresentato dalla parità (1.0000). Ancora una volta consideriamo questo come livello spartiacque in grado di generare la volatilità necessaria per un trading opportunistico di breve.

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