Bangkok – I principali listini asiatici tornano in leggero rialzo. Eccezione per Shanghai e Hong Kong, colpite dal settore finanziario, dopo che Temasek Holdings Pte ha venduto circa $3,63 miliardi di azioni China Construction Bank Corp. e Bank of China Ltd. La mossa segue la nota di Moody’s, che nella giornata di ieri parlando sul debito delle amministrazioni locali in Cina, aveva accennato a un possibile rischio sul settore bancario. Euro in leggera ripresa dopo che un’altra nota di Moody’s aveva portato a spazzatura il rating del Portogallo. Eurodollaro a $1,4455.
Indice Dow Jones Asian Titans della regione in leggero rialzo (+0,46%). Il Nikkei (+1,1% in chiusura) continua in positivo, ma attende segnali più forti sul processo di ripresa. Meno variati gli altri indici: Kospi di Seul (+0,44%), Asx200 dell’Australia (+0,31%) e Straits Times di Singapore (+0,19%). In calo il Shanghai Composite della Cina (-0,75%) e l’Hang Seng di Hong Kong (-0,32%), spinti dal settore finanziario.
“Gli investitori stanno sottostimando l’impegno del governo cinese nel continuare a contrastare l’inflazione, impegno che inevitabilmente porterà alcuni settori, come quello finanziario, ad essere più vulnerabili”, ha detto a Bloomberg Mikio Kumada, global strategist per LGT Capital Management a Singapore. “Il problema perdurerà ancora per un po’”.
Le principali commodities estendono i rialzi registrati ieri. Wti ($97,53, +0,66%), Brent ($114,14, +0,47%), oro ($1.514,8, +0,14%), argento ($35,425, +0,06%) e rame ($4,332, -0,16%).
Eurodollaro a $1,4455 (+0,24%). Sullo yen a ¥116,9 (-0,03%).