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Asia, euro e petrolio calo

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Bangkok – Listini asiatici ancora in calo, guidati dai timori sulla ripresa economica globale.

Il Nikkei di Tokyo (-0,57% in chiusura) e il Kospi di Seul (-1,26%) vengono leggermente supportati dalle notizie positive nel settore auto, con le case giapponesi che annunciano un ritorno della produzione verso i normali ritmi nei prossimi mesi. L’indice sudcoreano riceve una leggera spinta positiva anche dagli investitori stranieri, che dopo nove sessioni tornano ad essere compratori netti. Per la prima volta da 31 anni ad aprile, il Giappone registra un deficit della bilancia commerciale, per $5,7 miliardi, a causa del disastro che ha colpito il paese l’11 marzo e a causa del rialzo delle commodities, che hanno fatto balzare il valore delle importazioni.

L’Asx200 dell’Australia (-0,95%) è influenzato dal leggero calo delle commodities e dalla debolezza del settore bancario, dopo il downgrade di Goldman su Commonwealth Bank of Australia e su ANZ Bank.

Tra gli altri indici: Hang Seng di Hong Kong (-0,84%), Straits Times di Singapore (-0,58%) e Shanghai Composite della Cina (-0,73%).

Sul valutario, avanzano dollaro e yen, con il Dollar Index che raggiunge i massimi da 7 settimane, trascinato dalle attese sui dati che verranno resi pubblici domani, che dovrebbero mostrare una ripresa più rapida della più grande economia mondiale. L’euro continua a perdere, spinto ancora dalle news negative sullo stato di salute della periferia della regione. Al momento a $1,4034, prossimo a sfondare il supporto chiave. “Il dollaro sta beneficiando anche da una tendenza a ridurre il rischio”, ha detto a Bloomberg Takashi Kudo, senior manager forex di NTT SmartTrade.

L’andamento della banconota americana non beneficia le commodities. Wti ($98,45, -1,14%), Brent ($111,4, -1% ), oro ($1.522,1, -0,08%) e argento ($36,42, +0,81%).