Milano – Debutta oggi il prototipo del nuovo software in grado di calcolare la cifra del reddito presunto da addebitare a chi conduce un tenore di vita al di sopra dei guadagni annui dichiarati. Sara’ uno strumento ideale per stanare i grandi evasori e sara’ alimentato in parte dai dati riguardanti le dichiarazioni dei redditi. La grande novita’, oltre alla possibilita’ di effettuare controlli incrociati, sara’ che dal prossimo anno tutte le spese sopra i 3 mila euro verranno comunicate all’Agenzia delle Entrate: entreranno anche le spese per l’abitazione e le barche, ad esempio.
Il nuovo software e’ in grado di calcolare non solamente il reddito, ma anche quanto uno guadagna, quanto spende e quanto risparmia. Si pensa anche di far inserire l’IBAN nelle dichiarazioni per il monitoraggio continuo. Finalmente l’amministrazione finanziaria viene dotata di uno strumento in linea coi tempi per stanare gli evasori. In particolare quelli che nascondo al fisco grandi somme di denaro.
Va sottolineato, tuttavia, che si tratta di uno strumento ancora rudimentale che si adatta ad alcune situazioni piu’ di altre. Il software e’ in grado di calcolare una cifra che è sicura, ma anche approssimata: non quella cifra capace di fotografare millimetricamente quanto un singolo individuo ha sottratto al fisco. Al contempo, se si tiene lontano il redditometro dalla zona di rischio dentro la quale esso risulta particolarmente debole, lo strumento garantisce massima certezza e anzi una sostanziale inattaccabilità degli addebiti.
E’ invece molto piu’ efficiente quando si tratta di accertare i casi più eclatanti di evasione. “Anziche’ inseguire i ricavi sommersi, che sono difficili da individuare e da provare al giudice, perché possiamo benissimo trovare un commerciante che non fa due scontrini ma poi dobbiamo dimostrare che non li fa sempre, stiamo portando avanti un’operazione di controllo del reddito speso con quello dichiarato e abbiamo aggiunto con l’ultima manovra anche i patrimoni perché andremo a vedere quanto c’è sui conti correnti bancari, titoli e altro. Avremo investimenti mobiliari, reddito speso e reddito dichiarato”, ha spiegato Attilio Befera, direttore dell’Agenzia delle entrate.
Grazie al sistema di controllo incrociato, la nuova piattaforma di nuova generazione cerchera’ di scovare quei piccoli e grandi imprenditori che dichiarano entrate inferiori a quelle di un cassiere o di un operaio.