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Arriva il giorno X per il dollaro

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(WSI) – Ci troviamo di fronte ad una chiusura della prima settimana dell’anno molto contrastata. Dopo la partenza molto buona dei listini azionari siamo ora al cospetto di una fase mista, che vede però mantenuti i guadagni segnati fin’ora sulla maggior parte delle piazze ed abbiamo assistito a grosse prese di profitto sul lato commodities, che hanno spinto la quotazione dell’oro molto vicina ad un importante livello di supporto rappresentato da 1.360,00, l’argento vicino all’altrettanto importante 28.00 ed il petrolio all’attacco di 87.50.

Sul fronte valutario i movimenti di gran lunga più importanti visti, sono stati quelli sui dollari, cominciati mercoledì e proseguiti per tutta la giornata di ieri. Abbiamo infatti assistito ad acquisti generalizzati di valuta americana, dopo la pubblicazione dei dati sull’ADP che, tipicamente, danno buone indicazioni per i più importanti Non Farm Payrolls. Ebbene, le attese erano per 100.000 unità, mentre la rilevazione relativa al mese di dicembre ha mostrato un +297.000 unità, che ha fatto subito rivisitare le stime degli analisti per quanto riguarda il dato che vedremo pubblicato questo pomeriggio alle 14.30, ora italiana.

Esse si attestavano a +140.000 posti di lavoro creati, ed ora la media delle stime vuole un +185.000. Queste aspettative si sono tradotte in forti acquisti di dollari, che hanno rotto livelli importanti contro molte divise, facendo raggiungere ai green back livelli importanti, degni di attenzione. Le evoluzioni che avremo nel pomeriggio, potrebbero essere le seguenti.

In caso di dati che dovessero confermare le attese degli operatori, non dovremmo assistere ad ulteriori forti incrementi del dollaro contro le altre divise in quanto pensiamo che i prezzi di adesso stiano già scontando le buone aspettative esistenti. In caso di dati fortemente peggiori di quello che si attende ora il mercato, i dollari verrebbero venduti a carriolate, andando a rivisitare i valori lasciati sul campo tra ieri e l’altro ieri.

Il movimento dell’EurUsd è risultato essere anche un mix che vede tra gli in gradienti la crescita dei CDS sui Paesi Piigs, Irlanda, Portogallo ed Italia in testa. Arrivano anche notizie da parte della Cina che vorrebbe, secondo indiscrezioni, acquistare circa 6 miliardi di euro in titoli di stato spagnoli, oltre che titoli greci e portoghesi.

UsdJpy – grafico orario

Andiamo ora a vedere quali possono essere i livelli da tenere in considerazione durante l’ultima seduta di trading della prima settimana dell’anno. Il movimento dell’eurodollaro, se prestiamo attenzione ai ritracciamenti di Fibonacci proposti nelle scorse sedute, ci ha dato dimostrazione ancora una volta che, dopo il raggiungimento del 61.8% di ritracciamento di un movimento, in caso di rottura di quel livello è probabile assistere ad un ritracciamento completo del movimento opposto in analisi.

Dopo la rottura del punto di supporto che si trovava a 1.3085 ci troviamo ora sotto 1.3000 e le sorti della quotazione sembrano essere, come detto, totalmente legate alla pubblicazione dei non farm payrolls, di questo pomeriggio.

Il livello più importante di supporto per l’EurUsd si trova senza dubbio in area 1.2975, dove c’è stata una concentrazione di minimi sul finire dello scorso novembre, in grado di frenare la discesa da 1.4250 e di far cambiare direzione al mercato, andando a farci vivere questa lunga fase laterale tra 1.3000 e 1.3500. In caso di rottura di questo livello, possiamo attenderci un ritorno verso quota 1.2600. Per far sì che i prezzi si riprendano è necessario, a nostro parere, che venga rotto il livello precedentemente individuato in 1.3085.

Perfetta la situazione tecnica individuata sul dollaro yen, a conferma di quanto, a volte, l’analisi tecnica più basilare si riveli anche la più efficace. Dopo la rottura della trendline discendente, disegnata a partire dallo scorso 16 dicembre su un grafico orario, abbiamo assistito ad una forte salita del dollaro, portatosi ora stabilmente sopra 83 figura.

L’area che non deve essere violata a ribasso per continuare ad assistere a queste buone performances del biglietto verde risulta essere sempre 82.70/83.00, che se dovesse tenere potrebbe essere propedeutica ad una salita fino a 84.50. In caso contrario ci si dirigerà in prima battuta verso 82.00.

L’euroyen continua la sua fase laterale, anche se potenzialmente i confini di essa potrebbero dover essere traslati verso il basso. Ci troviamo ora di fatti a 108.50 e per il momento dobbiamo abbassare il livello di resistenza dal precedente 110.25 a 109.00 ed il livello di supporto da 108.00 a 107.50. Questi i livelli da tenere in considerazione per oggi per impostare operazioni atte a sfruttare movimenti di lateralità.

Molto tecnico anche il movimento del cable, che dopo aver rotto il supporto di 1.5550 si è riportato esattamente a 1.5450, senza riuscire a romperlo, per poi riprovare la salita, contenuta perfettamente dall’1.5550 divenuto ora resistenza, ed ora ci troviamo sotto 1.5450 che, dopo essere stato raggiunto nuovamente ed aver funzionato come supporto da ieri pomeriggio inoltrato, ha ceduto durante la sessione asiatica ed apre ora le porte, in caso di non violazione a rialzo di esso, verso 1.5350.

In caso contrario non ci aspettiamo una salita oltre 1.5550 a meno che, come detto in precedenza, non vengano pubblicati dei NFP disastrosi, ma questo peserebbe sui dollari in generale.

Molto bello il triangolo in formazione sul grafico orario delle GbpJpy, dagli obiettivi rialzisti che proietterebbero il cambio in area 130.00. Questa figura sarà valida fino alle ore 22 di stasera.

Fase potenzialmente laterale tra 0.9900 e 1.0025 per UsdCad, che tenterà sicuramente di riportarsi sopra la parità ma che incontrerà forti pressioni ribassiste intorno a quel livello, mentre australiano che si trova molto vicino all’importante 0.9900 che se non dovesse tenere aprirebbe la strada verso 0.9750. La parità il livello di resistenza essenziale.

Terminiamo con il franco svizzero che, contro euro è molto volatile e si sta muovendo tra 1.2450 e 1.2700 mostrando delle forti escursioni di movimento in poco tempo, a testimonianza dei momenti di nervosismo che si stanno vivendo sui mercati, mentre contro dollaro è riuscito a raggiungere 0.97 figura, dopo che il supporto che avevamo individuato a 0.9450 ha tenuto.

Possibile ora una fase laterale tra 0.9600 e 0.9700 in attesa di sapere come andranno i dati sulla disoccupazione americana. Per salire si deve rompere il massimo segnato ieri, per tornare a 0.9500 invece, occorre che 0.9600 si lasci superare grazie ai venditori di dollari.

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