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Argentina: morto misteriosamente procuratore che accusava Kirchner

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BUENOS AIRES (WSI) – La notizia è grossa e campeggia sulle prime pagine dei principali giornali argentini. Il procuratore che aveva accusato la presidente del paese Cristina Kirchner di aver coperto l’Iran in uno dei casi di terrorismo più grandi dell’Argentina, è stato trovato morto nel suo appartamento.

Stando alle ricostruzioni stampa pare si tratti di suicidio. Alberto Nisman doveva presentarsi proprio oggi davanti al parlamento argentino per argomentare le propre accuse. Kirchner è stata accusata di avere insabbiato, insieme al suo entourage, delle prove che sarebbero servite per dimostrare il ruolo giocato dall’Iran negli attentati di Buenos Aires del 1994.

Per ora la procuratrice Viviana Fein, che si occupa di indagare sul caso della morte di Nisman, 51 anni, si è limitata a dire che “è stata trovata una pistola”. I documenti che il procuratore avrebbe dovuto presentare oggi in aula sono stati trovati nella sua scriviana.

Le cause esatte della morte del magistrato, ritrovato in un lago di sangue nel suo bagno, non sono state ancoa chiarite. Si sa che Nisman è morto per un colpo di revolver di piccolo calibro.

Tornando alla tesi che doveva essere esposta oggi dall’accusa ai deputati, l’obiettivo del governo Kirchner era di ricevere favori su una serie di affari legati al petrolio.

Anche il ministro degli Esteri Hector Timerman sarebbe coinvolto nell’accordo stretto con l’Iran. Il presidente argentino in carica al momento di quell’attentato, Carlos Menem, è sospettato anche lui di aver intralciato le indagini. Alti funzionari iraniani sono ricercati dalla giustizia argentina.

Nell’attacco esplosivo di 20 anni fa in un centro ebraico della capitale, persero la vita 85 persone e ne furono ferite almeno 200.

(DaC)