
New York – Nel complesso le banche europee e i rispettivi governi avranno bisogno di prendere in prestito 2 mila 548 miliardi di dollari l’anno prossimo, con entrambe le classi che si troveranno a dover ripagare il debito in scadenza su bond e titoli di stato.
Secondo i calcoli di Bloomberg, gli stati membri dell’area euro devono restituire oltre $1.500 miliardi di debito (1.100 miliardi di euro) a lunga e breve scadenza nel 2012, contro i circa $1.035 miliardi delle banche europee. Circa 519 miliardi di euro di debito dell’Eurozona e’ costituito di titoli in scadenza di Italia, Francia e Germania nel solo primo semestre.
Da parte loro, gli istituti di credito del continente, hanno nel dettaglio circa $665 miliardi di debito in scadenza nei primi due trimestri del 2012 e altri $370 miliardi entro la fine dell’anno, secondo i dati Dealogic, citati da Citigroup.
“Gli investitori piu’ seri stanno scappando dal debito sovrano europeo cosi’ come dai bond corporate delle banche”, racconta a Bloomberg Mark Grant, managing director di Southwest Securities. “I bilanci finanziari di entrambe le classi sono messi in dubbio e ancora non e’ stato raggiunto nessun accordo sostanziale per correggere i problemi e scongiurare un aggravarsi della crisi in Europa”.
Il premio di rendimento che gli investitori chiedono per detenere bond aziendali delle banche rispetto al debito sovrano del rispettivo governo e’ salito a 448 punti base, ai massimi da gennaio 2009.
Lo spread medio tra gennaio 2005 e gennaio 2007, ovvero prima che scoppiasse la crisi subprime, era a quota 38 punti base, ovvero ben 410 punti sotto.
Il problema per le banche e’ che dovranno concorrere con i governi sovrani quando cercheranno di ottenere soldi in prestito. “Come una banca spagnola o italiana puo’ pretendere di offrire un prestito redditizio, quando il rendimento del debito sovrano del rispettivo paese e’ al 7% o piu’?”