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APERTURA NEGATIVA PER L’AZIONARIO USA

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Ancora un avvio debole per l’azionario a stelle e strisce, dopo i recenti guadagni che avevano portato il Nasdaq ai massimi degli ultimi 18 mesi e a ridosso dei 1.900 punti.

In assenza di dati macroeconomici e a poche ore dalla ricorrenza degli tragici fatti dell’11 settembre 2001, gli investitori rimangono cauti.

Da segnalare che il Nasdaq non solo ha recuperato il passivo del 22% che segnava esattamente un anno fa, ma rispetto alla chiusura del 10 settembre 2001 e’ addirittura in crescita del 9%. L’indice hi-tech guadagna oltre il 40% dall’inizio dell’anno e circa il 45% dai minimi di marzo.

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A livello settoriale, da segnalare le prese di profitto su semiconduttori (SOX), networking (NWX) e infrastrutture tlc (XTC).

Tra domani e venerdi’ saranno diffusi, tra gli altri, i numeri su prezzi import/export, prezzi alla produzione e vendite al dettaglio di agosto, bilancia commerciale di luglio e fiducia Michigan di settembre (preliminare).

Scarsa l’attivita’ sui titoli di Stato, dove il sentiment resta comunque piuttosto positivo in attesa dei dati macro di domani. Gli operatori si aspettano infatti numeri deboli sui sussidi di disoccupazione settimanali e sulle vendite al dettaglio di agosto.

Al mercato valutario, l’euro torna sotto $1,12. Considerato che la congiuntura statunitense continua a fare da traino per l’economia mondiale, gli operatori ritengono che il biglietto verde sia stato eccessivamente deprezzato nelle ultime cinque sedute.

Sul fronte societario, scarsa la reazione del mercato alle previsioni del colosso dei semiconduttori Texas Instruments (TXN – Nyse), che nella tarda serata di ieri, come largamente anticipato, ha rivisto al rialzo vendite e utili del terzo trimestre, che ora dovrebbero attestarsi nella parte alta delle stime, grazie alla grossa domanda. “Il fatturato dell’azienda e’ in miglioramento rispetto al secondo trimestre, ma sembra trattarsi di normale forza stagionale”, osservano gli esperti di CIBC World Markets.

Ricordiamo che in settimana si completera’ il roll-over tra i contratti future di settembre e quelli di dicembre. Attenzione quindi a movimenti che potrebbero essere slegati dalle reali prospettive del mercato.

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