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ANTYEPRIMA SUI MERCATI

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ANTEPRIMA SUI MERCATI
(agg. quotidiano)
Martedì, 22 giugno 2010
Prese di beneficio

Seduta negativa per il Nasdaq C., che chiude a 2289 (-0,90%).
Dal massimo a ridosso di 2320 dell’11.01.2010, è iniziato un veloce movimento correttivo che si è spinto in accelerazione fino a toccare un minimo il 5 febbraio a 2100. Il rialzo dai minimi del 5 febbraio ha portato l’indice sull’obiettivo indicato, la resistenza chiave a 2500, toccando un nuovo massimo a 2535,28 il 26.04 (+100% dai minimi del 9 marzo 2009 a 1265,52), per poi perdere spinta. Il raggiungimento dell’obiettivo finale del bear market rally in essere dal marzo 2009 (2500) ha reso il quadro tecnico fragile: il panic selling di giovedì 6 maggio, con le quotazioni precipitate ad un minimo a 2185,75 conferma i segnali di debolezza delle giornate precedenti. Il rimbalzo dai minimi del 06.05 a 2185 si è esaurito nell’area 2400/35, testata giovedì 13.05; le quotazioni sono poi ridiscese, toccando un nuovo minimo a 2140,53 il 25.05, per poi risalire verso l’area 2300/25 dove sono scattate le vendite.
Per le prossime sedute. Dai minimi a 2140 ritestati l’8 giugno è iniziato un rimbalzo che ha raggiunto la forte resistenza in area 2300/25 (max 2341) dove sono scattate le prese di beneficio. Il superamento 2340 fornirebbe nuovi spunti rialzisti con primo obiettivo 2375/85 e a tendere la resistenza in area 2400/35, il cui superamento (prematuro) è necessario per avere un segnale convincente di stabilizzazione per i mesi a venire. Perdita di spinta sotto 2240 e rinnovata debolezza sotto 2185 (prematuro). Le vendite riprenderebbero poi alla rottura di 2140, con obiettivo i minimi del 5 febbraio a 2100 e quindi il supporto critico in area 2025/40.
Volatilità implicita Vxn: 25,57, in aumento. Dalla metà di aprile la volatilità ha avuto un andamento erratico tra i minimi dell’anno a ridosso di 15,50-16 e la resistenza a 20. A inizio maggio, il superamento con un forte balzo di quota 20 e quindi della resistenza critica in area 23,50-25 ha provocato un’esplosione incontrollata della volatilità, che si è spinta a 42,03 il 07.05 per poi ridiscendere a 26,23, risalire toccando un nuovo picco il 21.05 a 48,89 e quindi assestarsi sopra 23,00/50.
La discesa sotto 26,25 conferma un segnale di rasserenamento. Nuove tensioni sopra 35-38,25 (al momento improbabile), in peggioramento sopra 40-42.

Seduta lievemente negativa per il Dow Jones Ind., che chiude a 10442 (-0,08%).
Dal max del 19.01.2010 a 10729,89 è iniziata una veloce correzione verso il supporto in area 9950-10000, marginalmente perforato (min 9835 il 05.02), dopodichè sono tornati gli acquisti. Il rialzo dai minimi del 05.02 ha portato l’indice su un nuovo max a 11258,01 il 26.04 (+74% dai min. del 6 marzo 2009 a 6469,95), per poi perdere spinta. Il raggiungimento dell’obiettivo finale del bear market rally in essere dal marzo 2009 (11000) ha reso il quadro tecnico fragile: il panic selling di giovedì 6 maggio, con le quotazioni precipitate ad un minimo a 9869,62 conferma i segnali di debolezza delle giornate precedenti. Il rimbalzo dai minimi del 06.05 a 9869 si è esaurito a ridosso della resistenza in area 10850-11000, testata giovedì 13.05 (max 10920); le quotazioni sono poi ridiscese toccando un nuovo minimo a 9774,48 il 25.05, per poi risalire a 10315, dove sono riprese le vendite.
Per le prossime sedute. Dai minimi in area 9750/80 ritestati l’8 giugno è iniziato un rimbalzo che ha raggiunto l’area 10400/500 (max 10600), fornendo un buon segnale distensivo. Un segnale di rinnovata positività per le prossime settimane, tuttavia, si avrebbe solo al di sopra di 10730 (prematuro), per un nuovo test della resistenza in area 10850-11000, il cui superamento è necessario per avere un segnale convincente di stabilizzazione per i mesi a venire. Perdita di spinta sotto 10165 e rinnovata debolezza sotto 10000 (prematuro). Le vendite riprenderebbero poi alla rottura di 9900, con obiettivo 9650/750 e quindi il supporto critico in area 9100/280.

Seduta leggermente negativa per l’S&P500, che chiude a 1113 (-0,39%).
Dopo avere toccato a 10250 un nuovo massimo di periodo il 19.01.2010 a 1150,45 è iniziato un veloce movimento correttivo con un minimo il 5.02 a 1044, dopodichè sono tornati gli acquisti. Il rialzo dai min. del 5 febbraio ha portato l’indice su un nuovo max a 1219,80 il 26.04 (+82,9% dai min. del 6 marzo 2009 a 666,79), per poi perdere spinta. Il raggiungimento dell’obiettivo finale del bear market rally in essere dal marzo 2009 (1200) ha reso il quadro tecnico fragile: il panic selling di giovedì 6 maggio, con le quotazioni precipitate ad un minimo a 1065,79 conferma i segnali di debolezza delle giornate precedenti. Il rimbalzo dai minimi del 06.05 a 1065,79 si è esaurito a ridosso della resistenza in area 1165/85, testata giovedì 13.05 (max 1174); le quotazioni sono poi ridiscese toccando un nuovo minimo a 1040,78 il 25.05, per poi risalire a 1105, dove sono tornate le vendite.
Per le prossime sedute. Dai minimi in area 1040/50 ritestati l’8 giugno è iniziato un rimbalzo che ha raggiunto l’obiettivo in area 1115/20 (max 1132) dove sono scattate le prese di beneficio. Rinnovata positività per le prossime settimane solo sopra 1150 (prematuro), per un nuovo test della resistenza in area 1165/85, il cui superamento è necessario per avere un segnale convincente di stabilizzazione per i mesi a venire. Perdita di spinta sotto 1090 e rinnovata debolezza sotto 1065 (prematuro). Le vendite riprenderebbero alla rottura di 1040/50 (prematuro), con obiettivo il supporto critico a 975.
Volatilità implicita Vix: 24,88, in aumento. Dalla metà di aprile la volatilità ha avuto un andamento erratico tra i minimi dell’anno a ridosso di 15,50-16 e la resistenza a 20. A inizio maggio, il superamento con un forte balzo di quota 20 e quindi della resistenza critica a 25 ha provocato un’esplosione incontrollata della volatilità, che si è spinta a 42,15 il 07.05 per poi ripiegare velocemente a 24,30, risalire toccando un nuovo picco il 21.05 a 48,20 e quindi assestarsi sopra 22,50-23,00.
Nuove tensioni sopra 35-38,25 (al momento improbabile), in peggioramento sopra 41,75.

Seduta positiva per il DJEuroStoxx50, che chiude a 2768 (+1,14%).
Dopo il max dell’11.01.2010 a 3044,37 (+72,4% dai min. del 9 marzo 2009 a 1765,49), è iniziato un veloce e profondo movimento correttivo che si è spinto in accelerazione sotto 2740, con un minimo a 2618 l’08 febbraio. Il rialzo dai min. dell’8 febbraio ha portato le quotazioni al test della soglia psicologica di resistenza a quota 3000 (max 3027 il 16.04), per poi perdere spinta. La rottura del supporto in area 2850/70 ha determinato un serio peggioramento del quadro tecnico, con un’accelerazione ribassista che si è spinta al di sotto dei minimi dell’8 febbraio a 2618, con un nuovo minimo a 2472 il 07.05. Il rimbalzo dai minimi del 07.05 si è arrestato al di sotto della resistenza in area 2800/50, testata giovedì 13.05 (max 2793); le quotazioni sono poi ridiscese verso i minimi in area 2450/70 (nuovo min. 2448,10 il 25.05), per poi risalire verso l’area 2650-2700 dove sono riprese le vendite.
Per le prossime sedute. Dai minimi in area 2450/70 ritestati l’8 giugno è iniziato un rimbalzo che sta conducendo le quotazioni al test di area 2800/50 il cui superamento (prematuro) è necessario per avere un segnale convincente di stabilizzazione per i mesi a venire. Perdita di spinta sotto 2650 e rinnovata debolezza sotto 2600 (prematuro). Le vendite riprenderebbero alla rottura di 2530, per un nuovo test dei minimi in area 2450/70, la cui rottura provocherebbe una discesa in accelerazione verso 2360, con estensioni verso il supporto critico costituito dai minimi del luglio 2009 in area 2260/80.

Legenda

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