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ANTEPRIMA SUI MERCATI: LA VOLATILITÀ RIMANE …

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LA VOLATILITÀ RIMANE ELEVATA, ED INSTABILE

A cura di: Maurizio Milano, resp. analisi tecnica Gruppo Banca Sella – www.analisitecnica.net

Seduta moderatamente positiva per il Nasdaq C., che chiude a 2169 (+ 0,48 %), dopo un nuovo minimo a 2136. L’indice ha raggiunto il supporto critico in area 2145/55, dove potrebbero esserci ordini in acquisto. Eventuali estensioni incontrano comunque un valido supporto in area 2090-2105. Rimbalzi tecnici significativi scatterebbero sopra 2200/20, ma per avere un chiaro segnale di stabilizzazione è necessario il superamento di 2275. Anche se ci troviamo di fronte ad una delle correzioni più insidiose degli ultimi 3 anni (non per l’ampiezza ma per la velocità del movimento), il trend dominante rimane ancora impostato al rialzo. Prima che possa riprendere la salita sarà comunque necessaria una lunga fase di consolidamento. Condizione essenziale perché il quadro tecnico si rassereni è una stabilizzazione della volatilità, che rimane su livelli elevati e denota, per di più, elevata erraticità.
Volatilità. Vxn 21,91, dopo un nuovo picco a 23,55. L’indice rompe la trendline ribassista in essere dall’aprile 2003. Forti tensioni sopra 22-23 (in fase di test). Un segnale distensivo si avrebbe sotto 19,50 ma stabilizzazione solo sotto 17-18.
Mantenere, senza incrementare. Possibili alleggerimenti su salite in area 2410/40 e quindi in area 2485-2515.

Seduta leggermente positiva per il Dow Jones Ind., che chiude a 11117 (+ 0,17 %). Dopo avere pressoché raggiunto il massimo storico del 14 gennaio 2000 a 11750 (max. 11670), è partita una correzione verso il supporto in area 11050/150 (in fase di test). È possibile un rimbalzo verso 11300/400, ma un segnale di stabilizzazione si avrebbe solo sopra 11550. Un nuovo segnale rialzista si avrebbe poi soltanto sopra i massimi a 11670 con obiettivo 11750-12000, ma prima è necessaria una fase di riaccumulazione. Forte debolezza sotto 11050 ma maggior negatività solo su discese al di sotto di 10850/950, poco probabile.
Possibili incrementi su correzioni in area 10875/975 e alleggerimenti su salite in area 11850/900.

Seduta leggermente positiva per l’S&P’s 500, che chiude a 1259 (+ 0,16 %). Dopo avere perfettamente raggiunto l’obiettivo indicato – la resistenza chiave in area 1315/25 (max 1327), l’indice ha iniziato un veloce movimento correttivo che ha raggiunto esattamente il supporto critico a 1245, dove dovrebbero esserci ordini in acquisto. Un segnale di rimbalzo si avrebbe sopra 1275, con obiettivo 1295-1305, ma un segnale di stabilizzazione si avrebbe solo sopra tali livelli. Il trend dominante rimane positivo, ma è necessaria una fase di assestamento prima che riprenda la salita: un segnale in tal senso si avrebbe sopra 1315/25, con obiettivo 1350/60.
Volatilità. Vix: 17,36, dopo un picco a 19,87. L’indice rompe al rialzo la trendline ribassista in essere dall’aprile 2003. Un segnale distensivo si avrebbe sotto 16,00/50 ma le tensioni rientrerebbero completamente solo sotto 14,00/60.
Mantenere senza incrementare; possibili alleggerimenti su salite in area 1355/65 e quindi in area 1375/85.

Seduta negativa per il DJ EuroStoxx 50, che chiude a 3575 (- 1,24 %). Dopo ripetuti test della resistenza a 3900, l’indice ha iniziato una veloce e profonda correzione verso il forte supporto in area 3575-3600. Il quadro tecnico rimane decisamente debole finché le quotazioni stazionano al di sotto di 3625: chiusure sotto 3550 fornirebbero un segnale di ripresa delle vendite, con obiettivo il supporto critico a 3400, dove dovrebbero comunque tornare gli acquisti. Chiusure sopra 3625 innescherebbero un rimbalzo tecnico verso 3700/50, ma un segnale di stabilizzazione si avrebbe solo sopra 3775-3800. Per la ripresa del movimento dominante rialzista dovremo attendere il superamento di 3900, ma prima che ciò accada è necessaria una lunga fase di assestamento e riaccumulazione. Mantenere senza incrementare. Possibili alleggerimenti su salite in area 3970-4000.

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