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Ancora vendite sulle borse Ue, colpiti soprattutto i bancari

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Milano – Ennesimo segno meno per le borse europee, attanagliate ancora dall’incubo nucleare, dopo che lo stesso commissario dell’Unione europea all’Energia, Guenther Oettinger, ha detto che l’impiantodi Fukushima Dai-Ichi, in Giappone “e’ effettivamente fuori controllo”.

La notizia, che sta mettendo sotto pressione anche Wall Street, ha depresso il sentiment degli azionisti. Gli acquisti che hanno interessato Tokyo, che ha chiuso in rally del 5%, non hanno avuto così alcun effetto domino sull’azionario globale, a parte il caso delle borse asiatiche.

Nel caso del Vecchio Continente, Milano ha visto il Ftse Mib scendere del 2,36%; vendite anche su Londra (-1,34%), Parigi (-2,23%) e Francoforte (-1,68%).

A pesare anche le questioni di “casa”, come la decisione di Moody’s di rivedere al ribasso di due livelli il rating sul debito del Portogallo .

“Siamo in balia di una tempesta di incertezza in questo momento, su quella che sarà la crescita globale, e i mercati la stanno scontando”, ha commentato a Reuters Oliver Pursche, direttore generale di Gary Goldberg Financial Services di Suffern, New York. E Enid Omerovic, analista di Close Brothers Seydler, con sede a Francoforte, ha aggiunto che “è troppo presto dire se ci troviamo di fronte a una inversione del trend o se questa è solo un’interruzione, o una stabilizzazione” dei mercati.

“L’incertezza riguardo alla centrale nucleare di Fukushima sta rendendo i partecipanti al mercato molto nervosi”, ha confermato Kazuhiro Takahashi, general manager di Daiwa Securities Capital Markets, a Tokyo.

I mercati europei, poi – così come quelli americani – si sono indeboliti ulteriormente dopo che il governo Usa ha reso noto che l’indice dei prezzi alla produzione degli Stati Uniti, relativo al mese di febbraio, ha segnato il ritmo di crescita più elevato in più di un anno e mezzo. In America, si parla sempre più di minaccia staglazione.

L’escalation delle violenze in Bahrein ha fatto poi il resto, provocando un nuovo rialzo dei prezzi del petrolio. In particolare, i futures sul petrolio alle ore 17 si sono attestati in rialzo di $1,26 a $98,41, mentre il Brent è salito di $2,26 a $110,73. In crescita anche le quotazioni dell’oro, che sono avanzate di $9,1 punti a $1.401,9.

A livello globale, gli ultimi due giorni di sell off sui mercati azionari avevano già provocato perdite superiori a $1,6 trilioni di valore di mercato. Detto questo, Nomura ha affermato che gli smobilizzi sono stati probabilmente eccessivi, in quanto “ci sono poche prove” di problemi reali di insolvenza o di liquidità.

Oggi in Europa a livello settoriale hanno sofferto soprattutto le banche, dopo la nota negativa di Moody’s sul Portogallo. In generale, la preoccupazione è anche per i titoli legati al lusso. “In termini di impatti sulle società europee del lusso, riteniamo che le conseguenze potrebbero essere significative, visto che il Giappone al momento è il mercato del lusso primario a livello globale”, hanno scritto gli analisti di Nomura in una nota.

Sul fronte valutario l’euro si è indebolito ed è sceso a $1,3925; la moneta unica ha perso anche nei confronti dello yen a 111,80; e sullo yen ha perso anche il dollaro a 80,28. Sono i minimi di tre anni.

Tornando a Piazza Affari, l’orso si è scagliato contro le banche Intesa SanPaolo (-4% circa), Unicredit (-3% circa), Mediolanum (-3% circa), Mediobanca (-2,5% circa) e gli assicurativi Fondiaria-Sai (-2% circa) e Generali (quasi -2%). Male però anche Buzzi Unicem (-3%) e StMicroelectronics (-3,8% circa).

Pochi i segni più, che hanno interessato principalmente Parmalat (oltre +4%) e la coppia Lottomatica e Impregilo, entrambe forti di rialzi superiori all’1%. Positiva anche Enel Green Power (+1% circa), dopo la nota di Mediobanca, che ha fissato un target price a 2,4 euro (ora il titolo viaggia sugli 1,84) e un giudizio Outperform.