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ANCORA TURBOLENZE

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*Questo documento e’ stato preparato da MPS Capital Services ed e’ rivolto esclusivamente ad investitori istituzionali ovvero ad operatori e clientela professionale ai sensi dell’allegato n.3 al
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(WSI) – Tassi di Interesse: in area Euro, in una seduta caratterizzata dalla chiusura dei mercati Usa, i tassi di mercato sono saliti sulla scia dell’andamento positivo del mercato azionario. Ieri Liikanen, governatore della banca centrale finlandese, ha dichiarato che la crescita dell’area Euro quest’anno scenderà sotto il 2% e che le incertezze sulle prospettive future sono aumentate.

Sul fronte azionario Credit Suisse, seconda banca svizzera, ha dichiarato che nel settore del credito strutturato sono stata effettuate svalutazioni per 2,85 Mld$ che nel primo trimestre porteranno ad una riduzione dei profitti di 1 Mld$. Secondo l’istituto, le cause sono da attribuire sia alla crisi dei mercati finanziari sia ad alcuni errori di pricing da parte di alcuni trader. Sul decennale la prima resistenza passa per 4,05%, la seconda per 4,10%.

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Negli Usa riprendono oggi le contrattazioni sui mercati dopo la giornata di chiusura. Nel frattempo continua il dibattito sulle possibili soluzioni per fuoriuscire dalla crisi che sta investendo il comparto delle compagnie assicuratrici di bond. Secondo quanto riportato dal Wsj, Ambac starebbe discutendo di un piano di ricapitalizzazione di almeno 2Mld$, prima di procedere alla divisione della società in due unità, di cui una riferita all’attività sui titoli emessi da enti locali e l’altra invece facente capo all’attività comprendente i titoli cartolarizzati. Il timore degli operatori è che quest’operazione possa consentire di mantenere il livello massimo di rating solo in capo alla prima unità a discapito invece della seconda.

Ancora turbolenze sul mercato delle c.d. action rate securities dove ieri il centro medico dell’università di Pittsburgh non è riuscito a rifinanziare circa 92Mln$. Si tratta di indicazioni già emerse la scorsa settimana inerente un mercato da circa 300Mld$, che sono sintomatiche dell’assenza dei principali player, con conseguente forte rialzo dei tassi che spesso sono arrivati alla soglia del 20%. Per oggi ribadiamo il livello di resistenza a 3,86% sul decennale.

Cambio: Euro – Dollaro
Valute: il Dollaro prosegue la fase di deprezzamento in atto nelle ultime sessioni in attesa dell’importante giornata di domani dove sono previsti numerosi dati macro. La presenza di posizioni nette lunghe di Euro piuttosto contenute da parte degli operatori speculativi, rende più importante monitorare principalmente i livelli di resistenza che verso Euro si collocano ad 1,4750 e successivamente in area 1,48-1,4820. Primo supporto a 1,4650. Yen pressoché stabile verso Euro e Dollaro. Verso Dollaro la resistenza si colloca a 108,60. Prosegue l’apprezzamento dello Yuan cinese verso Dollaro dopo che a gennaio l’inflazione è salita del 7,1% a/a, raggiungendo il livello più elevato degli ultimi 11 anni.

Materie Prime: oggi è attesa la ripresa regolare delle contrattazioni sui mercati Usa dopo la festività di ieri. A Londra si è assistito ad un rialzo dei metalli industriali guidati dal rame (+3,4%) su segnali di aumento delle importazioni cinesi. In rialzo anche lo zinco (+2,2%) ed il piombo (+2%). Tra i preziosi prosegue la crescita del platino che ha messo a segno il 14esimo rialzo consecutivo raggiungendo il nuovo record oltre i 2100$/oncia. Il petrolio questa mattina si mantiene intorno ai 96$/barile su timori che l’Opec nella riunione del prossimo 5 marzo possa ridurre la produzione.

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