Società

Anche l’Italia sotto la lente del Fmi, ogni 5 anni check up della finanza

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C’e’ anche l’Italia tra i 25 paesi il cui “sistema finanziario ha un grande impatto sulla stabilita’ finanziaria globale” e che quindi dovranno sottoporsi a un’attenta analisi eseguita ogni 5 anni dal Fondo Monetario Internazionale.

Come si legge sul sito dell’organismo, i paesi presi di mira sono, in ordine alfabetico: Australia, Austria, Belgio, Brasile, Canada, Cina, Francia, Germania, Hong Kong, Italia, Giappone, India, Irlanda, Lussemburgo, Messico, Olanda, Russia, Singapore, Sud Corea, Spagna, Svezia, Svizzera, Turchia, Regno Unito e Stati Uniti.

La decisione, definita “un passo concreto nel rafforzamento delle operazioni di sorveglianza da parte del Fmi”, non prende in considerazione aspetti di tipo economico o politico nei vari paesi ma semplicemente si basa sulle dimensioni del settore finanziario. Per questo l’elenco e’ soggetto a periodiche modifiche.

Sono tre gli elementi che verranno messi sotto la lente: l’origine e gli effetti di potenziali rischi per la stabilita’ finanziaria, il quadro delle politiche adottate per tenere sotto controllo il sistema finanziario stesso e la capacita’ delle autorita’ competenti di gestire e risolvere eventuali crisi.

Il rapporto che verra’ cosi’ stilato dal Fmi potra’ poi essere reso pubblico dai singoli paesi.

Nel frattempo, il Financial Stability Board presieduto da Draghi ha fatto sapere di avere in corso una ‘peer review’ (rapporto) sull’Italia che pubblichera’ a inizio 2011. E’ emerso al termine della riunione plenaria svolta a Parigi. Il rapporto segue quello diffuso oggi sul Messico e verra’ diffuso con uno sulla Spagna. L’Fsb presentera’ al prossimo G20 nuovi principi per ridurre ‘la dipendenza delle autorita’ e delle banche dalle agenzie di rating’. Si mira a ridurre gli effetti prociclici e i danni sistemici.