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Anche il Laos, uno dei pochi paesi comunisti, apre la sua Borsa azionaria

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Anche lo stato comunista del Laos ha il proprio mercato azionario. Per ora sono quotate solo due grandi società statali: Electricite du Laos Generation Company (EDL) la più grossa società elettrica del paese, e Banque Pour Le Commerce Exterieur Laos (BCEL) la più grossa banca commerciale (con una quota di mercato del 40%). Il governo spera che almeno altre cinque società siano quotate prima della fine dell’anno.

Gli scambi nel nuovo palazzo della Borsa, che ha sede nella capitale Vientiane, sono iniziati martedì 11 alle 8:30 (01:30 GMT) e hanno chiuso alle 11:00 (04:00 GMT). BECL ha aperto gli scambi a 5000 kip per azione ($ 0,63) e ha chiuso a 8000 kip ($ 1), mentre EDL è passata da 4300 kip per azione ($ 0,54) a 4700 kip ($ 0,59). EDL ha venduto il 15% delle azioni ad investitori locali, e il 10% (limite) ad investitori stranieri, detenendo il restante 75%. BCEL ha invece venduto il 20% delle azioni, generando un introito di 154 miliardi di kip ($ 19,2 milioni).

Il mercato azionario del Laos è detenuto per il 51% dalla banca centrale del Laos, con un investimento di $ 10,2 milioni, mentre per il restante 49% dalla borsa Sud Coreana (KRX) con un investimento di $ 9,8 milioni, principalmente in asset tecnologici e in formazione degli operatori. Ulteriore assistenza è stata inoltre fornita dai vicini Tailandesi. La borsa Sud Coreana sta inoltre lavorando all’apertura di un mercato azionario in Cambogia (con apertura prevista per Luglio), e sta contribuendo all’apertura della borsa anche in Vietnam a Ho Chi Minh City (ex Saigon).

Naturalmente, almeno per ora, la partecipazione azionaria nella borsa del Laos sarà appropriatamente ristretta agli stranieri. Il Vientiane Times cita da fonti interne al mercato, che gli stranieri potranno acquistare un massimo del 3% delle azioni EDL, mentre le società e altre istituzioni straniere un massimo del 10% (limite raggiunto questo martedì con anche un eccesso di sottoscrizioni per entrambe le azioni).

Inoltre, gli operatori del mercato azionario dovranno utilizzare il kip per tutte le transazioni. Il giornale riporta che tale decisione si basa sull’intenzione di controllare apprezzamenti e deprezzamenti valutari; il governo ha recentemente confermato l’intenzione di mantenere il valore del kip sulla banda del 5% quest’anno.

Il mercato azionario del Laos è situato nella capitale Vientiane, capitale di uno stato di circa 6,3 milioni di abitanti con un PIL pro capite di appena $ 880 l’anno, dove la maggioranza della popolazione vive ancora con meno di $ 2 al giorno. Rispetto alle altre nazioni del sud-est asiatico è sicuramente uno dei fanalini di coda insieme alla vicina Cambogia. Tuttavia gli ultimi segnali economici sono molto positivi con una crescita del 7,7% nel 2010 e con le previsioni che anticipano altrettanto anche per il 2011.

Inoltre l’apertura di un mercato azionario dimostra l’intenzione di un cambiamento verso un’economia più aperta ai capitali. Il governo comunista sta infatti cercando nuove forme per ridurre la dipendenza della nazione dall’agricoltura e da aiuti dall’esterno, e sta crescendo principalmente nell’esportazione di minerali e nella produzione di energia idroelettrica. Non è un caso infatti che una delle due società quotate sia proprio il gigante elettrico Electricite du Laos.

“L’intenzione è quella spingere l’economia di uno dei paesi più poveri al mondo, attraverso l’apertura a altre fonti di capitale oltre a quello bancario, e di consentire la partecipazione pubblica nella crescita del paese”, secondo Lorraine Tan, direttore Equities Research per Standard & Poor’s a Singapore.

Dethphouvang Moularat, presidente del mercato azionario del Laos, è fiducioso che il nuovo mercato attrarrà tanti investimenti sia da parte di privati che da parte di aziende, e che l’afflusso di maggiore capitale nel sistema aiuterà la crescita economica del paese fornendo alle aziende i fondi di cui necessitano per i propri piani di espansione.