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(WSI) – «Sul governatore della Banca d’Italia Antonio Fazio ho già detto ciò che dovevo dire: c’è stata una decisione del Consiglio dei ministri, c’è stato un emendamento alla legge sul risparmio. Ciascuno debba trarre da questo le conclusioni secondo il proprio sentire e la propria coscienza». Così si è espresso Silvio Berlusconi al termine della cerimonia per il battesimo del figlio dell’attaccante del Milan Andryi Shevchenko.
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«AL SUO POSTO ME NE SAREI GIÀ ANDATO» – «Il ministro dell’Economia Domenico Siniscalco ha espresso una sua posizione personale che per molti versi si può ritenere fondata», ha aggiunto il presidente del Consiglio. «In tutta coscienza, se io fossi stato Fazio me ne sarei già andato da tempo» aveva detto domenica il ministro dell’Economia.
Il capo del governo ha anche fatto capire che il ministro annuncerà presto passi formali per porre la questione delle dimissioni del governatore della Banca d’Italia in termini istituzionali.
RUTELLI: «MEGLIO TARDISSIMO CHE MAI» – «Meglio tardissimo che mai», ha replicato Francesco Rutelli, presidente della Margherita, alle parole di Berlusconi su Fazio. Secondo il leghista Roberto Calderoli, ministro per le Riforme costituzionali, invece «Siniscalco è un problema di Berlusconi».
MARONI – Secondo il leghista Roberto Calderoli, ministro per le Riforme costituzionali, invece «Siniscalco è un problema di Berlusconi». Una posizione che dimostra come anche dopo il sostanziale via libera di Bossi alla rimozione di Fazio permangano nella Lega molte perplessità alla «cacciata» del Governatore di Bankitalia. «Se Berlusconi ha detto che è una questione di coscienza personale ha fatto bene perchè vuol dire che non è una questione di governo». Così il ministro del Welfare Roberto Maroni, al termine del consiglio federale della Lega, ha risposto ai giornalisti che gli chiedevano un commento alle parole del premier su Bankitalia.
BUTTIGLIONE – Le perplessità leghiste vengono fatte proprie anche da una parte dell’Udc. «Nessuno pensa che Siniscalco abbia una posizione infondata. Ma la posizione del governo è quella uscita dal Consiglio dei ministri. Poi, ognuno ha margini di autonomia per auspicare la soluzione che crede…» sottolinea Rocco Buttiglione Ministro dei Beni e delle Attività culturali.
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