Sembrano essere finiti per sempre i tempi d’oro degli analisti di Wall Street, quando questi dettavano legge sui mercati e nessuno osava sollevare dubbi sulle loro pratiche.
Dopo lo scandalo che ha travolto Henry Blodget, ex analista del settore Internet della banca d’affari Merrill Lynch (MER – Nyse), adesso nell’occhio del ciclone e’ finito Jack Grubman, noto esperto di telecomunicazioni presso la Salomon Smith Barney, divisione del gigante finanziario Citigroup (C – Nyse).
La notizia e’ riportata dal Wall Street Journal.
Secondo il quotidiano, Grubman e’ oggetto di una causa intentatagli dall’avvocato Jacob Zamansky (lo stesso che lo scorso luglio vinse un risarcimento record da Merrill Lynch) per conto di George Zicarelli, un dipendente della rete televisiva CBS.
Secondo l’accusa di Zamansky, fidandosi del rating ‘buy’ emesso da Grubman, Zicarelli acquisto’ un grosso pacchetto di azioni dell’azienda di tlc Global Crossing (GBLXQ – Pink Sheet), ora in amministrazione controllata.
Anche quando le azioni Global Crossing registrarono notevoli ribassi nel corso della crisi del settore delle tlc nel 2000 e nel 2001, Grubman continuo’ a raccomandare il titolo, mantenendo invariato il rating di ‘buy’.
Alla fine del 2001, Global Crossing chiese la tutela del cosidetto “Chapter 11”, norma federale che protegge dai creditori una societa’ tecnicamente fallita, dandole tempo per riorganizzarsi. E cosi’ fece Zicarelli, che nel frattempo era arrivato a perdere oltre $455.000.
La causa di Zicarelli, che intende ottenere un risarcimento di $10 milioni, non potrebbe giungere in un momento peggiore per Wall Street. Al momento, infatti, la Securities and Exchange Commission (la Consob americana), la National Association of Securities Dealers (NASD) e l’ufficio del procuratore generale dello stato di New York stanno tutti indagando sui possibili conflitti di interessi delle principali banche d’affari.