Gli analisti tecnici – che valutano il mercato azionario in base a equazioni matematiche e a modelli grafici invece di utilizzare trend di mercato e bilanci – sono, secondo il Wall Street Journal, spesso ignorati dagli investitori a causa dei termini arcani che utilizzano, ma a volte le loro predizioni si rivelano esatte.
A fine febbraio Ralph Acampora, capo dell’analisi tecnica di Prudential Securities, aveva ad esempio anticipato che il mercato azionario avrebbe potuto toccare il fondo attorno all’inizio di aprile e dall’inizio di aprile a fine maggio l’indice Nasdaq e’ cresciuto del 41% e il Dow Jones Industrial Average del 19%.
Ora alcuni tecnici del mercato stanno prevedendo nuovi massimi per il Dow industrial, al di la’ delle punte di 11.722,98 del gennaio 2000, per la seconda meta’ di quest’anno.
“Il trend generale e’ pero’ verso il rallentamento del mercato toro che abbiamo avuto per 18 anni”, ha commentato Louise Yamada di Salomon Smith Barney che prevede meno tendenze durature e piu’ rotazione.
Richard McCabe, capo analista di mercato per Merrill Lynch, ritiene che si sia arrivati ai livelli di supporto e che ci sia molta domanda potenziale, sotto forma di investimenti nel mercato monetario.
Jeffrey De Graaf, capo analista tecnico di Lehman Brothers, crede invece in un modello in cui i titoli si muovono lungo una linea piatta per poi curvarsi verso l’alto e ricadere. “Le valutazioni non sono convenienti – ha commentato – quindi il mercato non sara’ in grado di mantenere forti guadagni per lungo tempo”.
De Graaf non esclude nemmeno che il Nasdaq ritesti il minimo di aprile per poi risalire e secondo Michael Krauss di J.P.Morgan Chase – che ritiene che il mercato stia toccando proprio ora un nuovo minimo – l’indice dei tecnologici potrebbe toccare quota 2400 o 2500 entro l’autunno.