Società

AMERICA UN DISASTRO, MA IL DOLLARO E’ MOLTO FORTE

Questa notizia è stata scritta più di un anno fa old news

*Questo documento e’ stato preparato da MPS Capital Services ed e’ rivolto esclusivamente ad investitori istituzionali ovvero ad operatori e clientela professionale ai sensi dell’allegato n.3 al
reg. n.16190 della Consob. Le analisi qui pubblicate non implicano responsabilita’ alcuna per Wall Street Italia, che notoriamente non svolge alcuna attivita’ di trading e pubblica tali indicazioni a puro scopo informativo. Si prega di leggere, a questo proposito, il disclaimer ufficiale
di WSI.

(WSI) – Tassi di interesse: in area Euro tassi di mercato sostanzialmente stabili ad eccezione del comparto trentennale dove è proseguita la fase di rialzo, allargando pertanto anche il differenziale rispetto al 10 anni a circa 80pb dai circa 60 di inizio anno. Il Pil finale tedesco del 2008 ha evidenziato una crescita dell’1,3% dal 2,5% del 2007.

Il ridimensionamento è da imputare in buona parte al brusco impatto negativo del rallentamento mondiale sulle esportazioni tedesche: il contributo delle esportazioni nette nel 2008 è stato infatti pari a -0,3% da +1,4% del 2007, a fronte invece di una sostanziale invarianza del contributo della spesa pubblica, della spesa per investimenti e addirittura di un miglioramento dei consumi privati. Il primo ministro Merkel sta cercando di sottolineare come l’atteso incremento del debito pubblico e del deficit per finanziare i piani di supporto lal’economia saranno solo temporanei.

Non lasciarti sopraffare dalle notizie negative. C’e’ sempre qualcosa che sale. Hai mai provato ad abbonarti a INSIDER? Costa meno di 1 euro al giorno. Clicca sul
link INSIDER

La Merkel sta infatti pensando alla fissazione di precise linee guida per dettare i tempi di rientro, fino ad arrivare a creare un c.d. redemption fund, ossia un fondo in cui accantonare periodicamente fondi per assicurare il ripagamento dell’extradebito, alla stregua di quanto accadde anche per i costi successivi alla riunificazione del Paese.

Nel frattempo l’ammontare di fondi depositati dalle banche presso la Bce su base giornaliera (c.d. deposit facility) continua a rimanere sopra i 300Mld€. In questo contesto aumentano le attese per un taglio anche di 50pb da parte della Bce nell’incontro di domani. Nel breve supporto piuttosto importante fissato al 3% sul decennale.

Negli Usa l’attenzione è stata focalizzata sulle parole di Bernanke che ha sottolineato come occorra procedere anche alla risoluzione del problema degli asset tossici ancora nei bilanci delle banche, visto che l’originario scopo del Tarp si è poi tradotto in operazioni di ricapitalizzazione.

Bernanke ha ipotizzato tre ipotesi a tal riguardo: 1) acquisto degli asset con fondi pubblici; 2) fornitura di garanzia governativa per la copertura contro eventuali ulteriori perdite derivanti da tali asset; 3) creazione di c.d. bad banks finalizzate all’acquisto di tali asset. L’attenzione in giornata è stata focalizzata anche sulle anticipazione di fonte Wsj e FT sulle possibili future mosse di Citigroup, tutte indirizzate alla cessione di diversi asset (in primis il deal con Morgan Stanley per la vendita di Smith Barney) per rifocalizzarsi solo sul business del large corporate e del wealth management. Inoltre Citigroup starebbe pensando alla creazione di una c.d. bad bank in cui far confluire i business destinati alla cessione.

Oggi l’attenzione sarà focalizzata sulle vendite al dettaglio di dicembre che daranno le indicazioni finali sul Pil del quarto trimestre. A tal proposito le indicazioni venute dal forte ridimensionamento del deficit commerciale di novembre (a causa del forte calo delle importazioni) lasciano ipotizzare un calo del Pil trimestrale più vicino al range 4-5%.

Valute: il Dollaro ha confermato nel breve termine la tenuta del supporto in area 1,32. Confermiamo anche per oggi che l’eventuale rottura di tale livello potrebbe spingere il cross fino a 1,3070, ipotesi possibile mano a mano che ci si avvicina all’incontro della Bce di domani. A tal proposito oggi sarà importante verificare l’entità del calo delle vendite al dettaglio Usa di dicembre. Yen sostanzialmente stabile vs. Dollaro confermando la tenuta del supporto in area 89. Verso Euro confermiamo il supporto a 117,75.

Materie prime: in rialzo il greggio Wti, attualmente sui 39$/barile, dopo che l’Arabia Saudita ha annunciato una riduzione della produzione a febbraio al di sotto del target Opec di dicembre. Bene anche i prodotti agricoli, guidati dal rialzo della soia (+1,57%) e del grano (+1,52%). Segnaliamo, inoltre, un aumento del gas naturale (+0,79%), dopo essersi attestato ieri sul livello più basso da due anni. Stabili, invece, i metalli industriali. In leggero rialzo l’oro (+0,58%), attualmente sopra gli 825$/oncia.

Copyright © MPS Capital Services. All rights reserved