*Pierpaolo Scandurra è Managing Director di www.certificatiederivati.it. I suoi commenti non implicano responsabilita’ alcuna per Wall Street Italia, che notoriamente non svolge alcuna attivita’ di trading e pubblica tali indicazioni a puro scopo informativo. Si prega di leggere, a questo proposito, il disclaimer ufficiale di WSI.
(WSI) – Nel primo dei due appuntamenti dedicati ai certificati che investono sull’acqua abbiamo parlato dell’indice Abn Amro Water Stocks , sottostante di un certificato Benchmark e di diverse proposte dotate dell’opzione di protezione del capitale. Il risultato prodotto dall’indice e dai certificati ad esso legati nell’ultimo anno è stato estremamente soddisfacente ( +19%) nonostante il cambio avverso ( il dollaro, valuta di riferimento dell’indice si è progressivamente deprezzato fino ai record negativi di questi giorni).
Ma l’indice ideato dalla banca olandese non è l’unico a fornire accesso al comparto idrico. A distanza di due mesi dal lancio di Abn Amro , nell’agosto 2006, una nuova proposta è arrivata sul mercato italiano: un Benchmark agganciato ad un nuovo indice specializzato , quotato al SeDeX dalla francese Societè Gènèrale. Il certificato è stato emesso il 31 agosto 2006 ad un prezzo di 187,941 euro e a distanza di un anno la crescita è di poco inferiore al 20% , con un picco massimo del 34% raggiunto agli inizi di giugno 2007. Il certificato, soggetto ad una commissione di gestione annua dell’1% da calcolarsi sul valore di emissione,(nota positiva ndr) è agganciato al WOWAX ( World Water TR Index), un indice nato da una collaborazione tra la stessa banca francese, l’Index Provider Dow Jones Indexes e la società di gestione SAM Group ( specialista nei cosiddetti investimenti sostenibili). Il WOWAX comprende le azioni delle più grandi società mondiali che operano nel settore della fornitura , delle infrastrutture e del trattamento dell’acqua; come per l‘omologo di Abn Amro, anche per essere incluse nel WOWAX le società devono rispondere a determinati requisiti. La maggior parte del fatturato deve derivare da investimenti nei settori della fornitura, delle infrastrutture e della purificazione dell’acqua. In base al loro flottante di mercato, le società devono risultare le più grandi nel loro settore e le azioni devono avere una liquidità sufficientemente elevata. Una revisione delle componenti dell’indice viene effettuata due volte all’anno e trimestralmente vengono riallineati i dati relativi al numero di azioni, flottante, pesi, ecc. L’indice WOWAX è un indice di performance (total return), il che significa che i dividendi distribuiti dalle azioni che lo compongono sono direttamente reinvestiti nell’indice.
Passa poco meno di un anno e anche Societè Gènèrale, seguendo le orme dell’emittente olandese soddisfa la forte richiesta di protezione degli investitori italiani, emettendo un certificato dotato dell’opzione di protezione parziale del capitale. Il certificato fa parte di una serie di 11 Equity Protection, emessi e quotati nel mese di giugno 2007: negoziabile con un importo minimo di 100 euro, il certificato offre l’opportunità di partecipare integralmente alla crescita del WOWAX ( partecipazione 100%) senza tuttavia rischiare oltre il 90% del capitale. Allo stato attuale, con l’indice a 2061,31 punti ( il TR in euro) e considerando la protezione pari ai 2054,50 punti ( dati dal 90% dei 2282,78 , prezzo di emissione) , il certificato risulta poco allineato all’andamento del sottostante essendo quotato dal market maker 97,85 euro in denaro e 98,85 euro in lettera.
E’ dedicata all’oro blu anche una delle proposte di Citibank, che attraverso la sua divisione investment Equity First, ha collocato sul mercato italiano fino al 22 giugno un certificato a capitale parzialmente protetto agganciato ad un paniere di sette titoli che operano nel settore dei servizi legati all’acqua,dalla fornitura alla distribuzione, dal trattamento al riciclaggio, sia per enti pubblici che privati. Il Water-Utility 80% Protected Certificate, quotato in Irlanda, offre il beneficio dell’effetto leva (pari al 120%) a scadenza ( fissata al 27 giugno 2011) e nel contempo garantisce il ritorno del capitale nella misura minima dell’80% dei 1000 euro di importo di emissione. Ai valori attuali, la protezione risulta quasi al 90% del capitale necessario per l’investimento per effetto degli 890 euro offerti dal market maker in lettera. Il prezzo del certificato è in calo quindi dell’11% dall’emissione a seguito del calo che ha interessato i titoli che compongono il Basket sottostante :sette aziende del calibro di Kelda Group, che offre servizi di fornitura, smaltimento e trattamento di acqua principalmente in Inghilterra, Sociedad General de Aguas de Barcelona che effettua servizi di fornitura e distribuzione di acqua potabile, così come di smaltimento delle acque di scarico in Spagna e America Latina, Suez SA ,multiutility che nell’ambito dei servizi ambientali, è il secondo fornitore europeo e Veolia Environment ,impegnata nella fornitura di acqua potabile e nel trattamento delle acque di scarico per industrie e autorità locali in 55 Paesi. Da una semplice media aritmetica dei sette titoli scaturirà a scadenza la performance finale del paniere.
E infine, di ritorno dalle ferie estive una sorpresa ha accolto gli investitori italiani. Si tratta del primo certificato tematico emesso da Banca Aletti: il Borsa Protetta Quanto Basket Acqua offre a scadenza, fissata per il 30 settembre 2010, una protezione del 90% del capitale iniziale ( pari a 100 euro) e una partecipazione ai rialzi pari all’80%. Il Basket sottostante è composto da sette aziende, ancora una volta scelte per appartenenza al settore idrico e delle utilities e per capitalizzazione: oltre alle francesi Suez e Veolia, le nipponiche Mitsubishi e Kubota, la statunitense Danaher , la britannica Severn Trent ( già presente in altri indici) e infine la svizzera Ciba Specialty Chemicals, tutte pesate per un 1/7 nel paniere. Da rilevare, oltre ai livelli di protezione e partecipazione non integrali, il meccanismo di media ponderata dei valori finali dei titoli per la determinazione del valore finale del basket ( non sempre conveniente come osservato anche in precedenti occasioni) e soprattutto il criterio di riconoscimento della variazione positiva a scadenza: il rimborso non verrà calcolato sul valore di riferimento iniziale bensì dal livello protetto ( quindi dal 90%).
Copyright © www.certificatiederivati.it per Wall Street Italia, Inc. Riproduzione vietata. All rights reserved