”Che cos’hanno di cosi’ sexy il cacao e il grano?”, si chiede un numero sempre maggiore di operatori. Si’, perche’ quest’anno, mentre i mercati azionari sono scesi significativamente, le commodity hanno toccato nuovi massimi.
I prezzi del grano, ad esempio, sono aumentati di oltre il 40%, quelli del cacao piu’ del 60%. In altre parole, se a gennaio avevate investito $5.000 nei future di ciascun prodotto, oggi avreste in tasca circa $15.000.
E che dire dei prezzi di gas naturale, cresciuti del 33%, germogli di soia (+24%) e caffe’ (+20%)?
Le tensioni politiche in Costa d’Avorio, produttore di circa il 40% del cacao venduto in tutto il mondo, hanno inciso significativamente sulle scorte, trascinando al rialzo i prezzi. E una stagione del raccolto insolitamente negativa per Stati Uniti, Canada e Australia ha avuto un effetto simile sulle scorte di grano.
E secondo gli operatori le commodity del settore agricolo possono ancora crescere.
Ma investire nei future, avvertono gli esperti, non e’ come investire sul lungo termine. I prezzi sono infatti soggetti a oscillazioni spesso imprevedibili, basati su fattori quali l’esportazione, l’importazione, il raccolto e il clima.
Un elemento che si puo’ prevedere sono invece gli ”schemi di comportamento”.
Per esempio, quando sia i tassi d’interesse che i prezzi di una determinata commodity sono bassi, i fornitori tendono a togliere i propri prodotti dal mercato fin quando la domanda non aumenta e trascina al rialzo i prezzi.
E’ proprio quello che sta accadendo in questo momento con i germogli di soia, che secondo gli analisti potrebbero portare a casa un altro 25% o piu’ in attesa della stagione della semina in primavera.
Ma agli investitori che vogliono puntare sulle commodity come asset class (un tipo di investimento), gli esperti consigliano di guardare ai mutual fund che investono nel settore, come l’Oppenheimer Real Asset Fund, ad esempio, che e’ cresciuto di ben il 17%.