Roma – Il Tesoro italiano ha emesso Bot a sei mesi per un valore di 7,5 miliardi di euro a un rendimento che ha segnato un forte rialzo rispetto all’asta precedente, balzando dall’1,988% al 2,269%, ovvero al rendimento più alto in quasi tre anni, dal 21 dicembre del 2008. In flessione la domanda, con il bid to cover sceso a 1,56, contro gli 1,72 dello scorso 27 giugno.
Emessi per un valore di 1,5 miliardi di euro anche i Ctz a due anni, a un rendimento del 4,038% e un rapporto bid to cover all’1,66.
Immediata la reazione dei titoli a scadenza decennale che azzerano i guadagni e vedono i rendimenti salire fino al 5,654%; rimbalza anche lo spread BTP/Bund a 291 punti; il differenziale wsi/ita (rapporto tra il Treasury Usa e il btp a 10 anni) sale a 265 mentre i cds sono risaliti a quota 275.
Pesa sulle aste del Tesoro italiano il quadro macro, senza contare l’annullamento deciso all’improvviso ieri sera da Giulio Tremonti dell’asta di agosto. Infatti l’accordo Ue per salvare la Grecia preoccupa per l’assenza di qualsiasi espansione dell’EFSF, che ha risorse insufficienti per proteggere in maniera credibile sia la Spagna che l’Italia da un possibile contagio, si legge in un report pubblicato da WSI. “Pertanto, i rendimenti dei due paesi potrebbero continuare a mostrare un premio al rischio, con gli spread sulla Germania che non riescono a tornare ai livelli pre-crisi. Nel frattempo, l’accordo ha bisogno di ottenere l’approvazione di tutti i 17 Stati membri dell’area euro”.
Da segnalare che oggi è stata anche la giornata dell’asta spagnola: emessi 750 milioni di euro in Letras a tre mesi al rendimento all’1,95% e 2,135 miliardi di euro di Letras a sei mesi al rendimento al 2,65%. Negativa anche in questo caso la reazione del mercato dei titoli di stato spagnoli, con i rendimenti decennali dei bond che sono saliti subito dopo l’asta di 4 punti base oltre il 6%, al 6,07%.