Roma – «Abbiamo adottato quattro decreti che mirano a ridurre lo stock di debiti commerciali di fornitura da parte delle pubbliche amministrazioni. ». Lo ha detto il presidente del consiglio, Mario Monti, nel corso di una conferenza stampa a Palazzo Chigi. Che poi ha chiarito: «Non vedo all’orizzonte una nuova manovra». Allo stesso tempo il ministro dello Sviluppo Corrado Passera ha fatto sapere che il debito del governo verso le imprese ammonta a oltre 100 miliardi di euro.
LIQUIDITA’ – Il premier ha spiegato che verranno smaltiti «20-30 miliardi nel corso di quest’anno». Per evitare il ripetersi del problema dell’alto debito dello Stato verso le imprese Monti ha sottolineato che: «Il governo intende recepire la direttiva europea sui ritardati pagamenti entro fine anno», in anticipo quindi rispetto ai tempi previsti per marzo 2013. «Nella consapevolezza del ruolo centrale delle imprese nel rilancio della nostra economia in un quadro finanziario risanato, come quello che abbiamo realizzato, pensiamo sia giunto il momento e ci siano le possibilità tecniche per sistemare parzialmente il problema di liquidità della imprese» ha poi aggiunto Monti.
«Il recupero dei credito è una questione importante. Sono le aziende più piccole e innovative che in questa fase non hanno abbassato la testa e stanno affrontando la crisi con determinazione. E sono queste imprese che hanno bisogno di liquidità e di riaccendere il motore», ha detto Monti.
LAVORO – «Auspichiamo di vedere presto il buon esito parlamentare della riforma del mercato del Lavoro» ha poi auspicato Monti. Il premier ha sottolineato: «Questo non è il primo provvedimento per la crescita. Ma certo lo è ai fini dei provvedimenti che determinano afflusso di risorse liquide alle imprese». Monti ha successivamente: «Non so se questo è il primo decreto tra questi, certo è il primo grosso: e lo dico perchè tante volte nel corso dei decenni si è vista la crescita come operazione idraulica… La nostra visione di crescita è invece di rimodellazione dell’economia».
PASSERA – «La soddisfazione è alta. Oggi si dà una risposta molto concreta e molto forte e anche inaspettata a un problema grave» ha detto il ministro dello Sviluppo economico, Corrado Passera. «È stata trovata una soluzione – ha spiegato Passera – per l’immediato, ma la soluzione definitiva e strutturale è l’adozione della direttiva europea, come ha ricordato Monti».
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