La crisi dei mutui ipotecari che sta colpendo gli Usa probabilmente si allargherà all’intera economia, specie se i prezzi delle case cominceranno a scendere. L’allarme viene dall’ex presidente della Federal Reserve, Alan Greenspan: l’ex guru della finanza, che prima di fare il banchiere centrale e il consulente del governo Ford era specializzato in previsioni economiche, torna a sollevare lo spettro di un contagio all’intera economia da parte dei default dei mutui ‘subprime’, dopo aver avvertito gli investitori per ben tre volte, nell’ultimo mese, che gli Stati Uniti potrebbero vedere una recessione economia quest’anno.
“Se i prezzi (delle case, ndr) scenderanno – ha spiegato Greenspan durante un convegno a Boca Raton, in Florida – avremo dei problemi, nel senso di un effetto a catena in altri settori economici”, ha spiegato Greenspan. “Non è un piccolo problema”, ha aggiunto.
Alla voce di Greenspan, oggi, si è aggiunta quella di Merrill Lynch: in un report agli investitori l’economista Rosenberg rileva che gli Usa finiranno probabilmente in recessione se la Fed non taglierà i tassi d’interesse. Le insolvenze sui mutui ‘subprime’, infatti, probabilmente avranno inevitabili ripercussioni anche sulla spesa edilizia e sulla crescita dei consumi complessivi.
Al contrario, dalla Fed arrivano segnali rassicuranti: l’attuale presidente, Ben S. Bernanke, ai primi del mese, ha escluso che le insolvenze dei mutui possano avere un effetto a catena sull’intera economia, e ha detto di aspettarsi che la crescita economica acceleri.
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