Società

Alitalia, ancora poche ore e avrà finito i soldi

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È ancora muro contro muro tra sindacati e azienda. Per sbloccare l’impasse Alitalia ha presentato una controproposta sul taglio del costo del lavoro nel quadro del nuovo piano industriale. È quanto i media hanno appreso dalla riunione in corso tra governo, e sindacati sulla vertenza Alitalia. Il confronto ora sta registrando una pausa per consentire ai sindacati di effettuare i necessari approfondimenti tecnici.

Le tre principali confederazioni, che ieri si sono viste respingere la contro proposta presentata al management di Alitalia per scongiurare le migliaia di esuberi previste dal nuovo piano di salvataggio, si sono schierati a fianco delle loro organizzazioni di settore e non stanno facendo alcuna concessione alla compagnia area. Intanto il tempo per impedire il crac stringe.

Ci sono ancora 24 ore di tempo, fino a questa sera, per trovare un accordo tra le parti sociali sul piano di tagli al costo del lavoro e licenziamenti e rispettare gli impegni. Ma i sindacati di Cgil Cisl e Uil non intendono fare sconti. Lo hanno detto i leader delle tre sigle, Susanna Camusso, Anna Maria Furlan e Carmelo Barbagallo, uscendo da un incontro con il governo al ministero dello Sviluppo economico.

“Abbiamo ripresentato le proposte messe a punto dalle nostre organizzazioni di settore e chiesto al governo di sollecitare l’azienda a fare concessioni. Se ci saranno le condizioni ci richiameranno e torneremo [per riprendere la trattativa]”, ha detto Barbagallo.

Per il governo Gentiloni, a cui spetta il ruolo di mediatore, erano presenti all’incontro di questa mattina come previsto il ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, il titolare del dicastero dello Sviluppo Economico, Carlo Calenda, e il numero uno dei Trasporti e delle Infrastrutture, Graziano Delrio.

Alitalia ha presentato un piano industriale che prevede una riduzione di circa il 30% di tutti i costi, compreso il lavoro, e poco più di 2000 esuberi. L’intesa con le organizzazioni sindacali è fondamentale per sbloccare due miliardi di capitale fresco previsti dal nuovo piano di ricapitalizzazione, al quale stanno lavorando soci e management della compagnia aerea in crisi.